Fede: non sono senatore per colpa del Bunga Bunga

L'ex direttore del Tg4 commenta la sentenza Ruby: non mi hanno candidato per questo. Ma alle cene di Arcore non c'era sesso.

Fede: non sono senatore per colpa del Bunga Bunga
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25 Giugno 2013 - 09.52


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«Non sono stato candidato al Senato per timore che si dicesse: ecco qui il socio del bunga bunga a palazzo Madama. Ho solo pagato per questa storia».

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Lo ha detto l’ex direttore del Tg4 Emilio Fede in un’intervista alla Stampa in cui ha commentato la sentenza sul caso Ruby. «Provo tristezza – ha spiegato – Una grande tristezza in generale, e in particolare perché colpisce un amico.

Aspettavo questa sentenza con molta malinconia, più questa sentenza di quella che mi riguarda». Si aspettava la condanna, ma il verdetto, ammette, «va al di là di ogni pessimistica previsione», «non riesco a capire come possano motivare una condanna simile». «Per quel che so – ha aggiunto- posso veramente assicurare – e lo dico con la stretta al cuore – che Berlusconi certamente non sapeva che Ruby era minorenne. E per quanto mi riguarda posso giurare di non aver mai parlato con Berlusconi della sua età».

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«Per fortuna», ha aggiunto in un’intervista a Repubblica, Fede ha appreso che non è nell’elenco di testimoni che potrebbero aver dichiarato il falso: «ho sempre detto la verità – ha detto. – Alle cene ad Arcore non c’era sesso. La villa di Berlusconi non era una casa di tolleranza, ma la residenza del presidente del Consiglio. Io sono una persona per bene».

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