Bossi gela Maroni: il capo sono io

L'ex leader della Lega attacca il nuovo segretario del Carroccio. Maroni aveva dichiarato che il Senatur non ha più alcun potere.

Bossi e Maroni
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19 Luglio 2012 - 18.34


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Non rispondo, ma il capo sono io». Così Umberto Bossi, conversando in Transatlantico risponde a chi gli chiede un commento alle parole di Maroni: «Ci sono tanti cani piccoli – aggiunge – che abbaiano molto ma non fanno paura». Il nuovo segretario federale della Lega aveva detto in un’intervista: «La presidenza di Bossi è un ruolo affettivo. Non ha nessun potere. È il riconoscimento concesso alla sua storia personale».

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Parole che non devono essere piaciute al senatur. Ormai nella Lega Nord si parla da separati in casa: Roberto Maroni da una parte, Umberto Bossi dall’altra. Ma l’eterno delfino del Carroccio ha messo alla porta il padre del movimento padano, riaffermando la propria leadership. «Non ho niente da dire – aggiunge commentando l’ultima uscita del suo predecessore -. Il congresso ha preso delle decisioni e per me la questione è chiusa».

Bossi ha poi rivolto un pensiero a Berlusconi invitando l’antico alleato a stare in guardia, se davvero è intenzionato a scendere di nuovo in campo. «Come si è fatto vivo, la magistratura lo ha mazzolato subito», ha spiegato il presidente della Lega citando anche l’inchiesta Stato-mafia. «Deve stare attento a quel che fa…», ha aggiunto Bossi.

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