Pisa, il prefetto prende le distanze dal questore: "Nessuna istruzione per l'uso dei manganelli"

Il prefetto di Pisa, Maria Luisa D'Alessandro, ha dichiarato che non sono state impartite istruzioni specifiche per reprimere con la forza e l'uso dei manganelli le manifestazioni in generale, comprese quelle a favore della Palestina.

Pisa, il prefetto prende le distanze dal questore: "Nessuna istruzione per l'uso dei manganelli"
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25 Febbraio 2024 - 16.31


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Il prefetto di Pisa, Maria Luisa D’Alessandro, ha dichiarato che non sono state impartite istruzioni specifiche per reprimere con la forza e l’uso dei manganelli le manifestazioni in generale, comprese quelle a favore della Palestina.

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Al contrario, il questore della città toscana ha ammesso una problematica gestione della piazza dal punto di vista organizzativo e operativo, attribuendo tale difficoltà al fatto che gli obiettivi del corteo non erano chiari. Queste informazioni emergono da una nota congiunta della Cgil, Cisl e Uil di Pisa, relativa a un incontro tenutosi sabato con il prefetto, il questore e i comandanti provinciali delle forze dell’ordine. Durante questo incontro, i sindacati hanno sollevato interrogativi in merito alle cariche effettuate nei confronti degli studenti durante il corteo a favore della Palestina.

La presa di posizione dei sindacati

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 Il Prefetto, si spiega sempre nella nota dei sindacati, “ha inoltre precisato che tutte le responsabilità, anche penali, saranno accertate nel più breve tempo possibile da parte delle autorità competenti che hanno acquisito tutta la documentazione necessaria”.

Cgil, Cisl e Uil facendo proprio il richiamo di ieri di Mattarella (“i manganelli contro i ragazzi esprimono un fallimento”), “hanno ribadito la loro ferma condanna rispetto all’utilizzo della forza e della violenza per reprimere una manifestazione pacifica di studenti, molti dei quali minorenni, e richiesto che si faccia rapidamente chiarezza e siano individuate le responsabilità”, manifestando anche “preoccupazione per il clima che si è venuto a creare a Pisa, che da anni vede svolgersi numerose manifestazioni che mai sono sfociate nell’utilizzo della repressione violenta da parte delle forze dell’ordine”. I sindacati hanno chiesto “che la libertà di manifestare pacificamente nelle piazze e nelle strade di Pisa torni a essere un diritto di tutti, in particolare di giovani studenti e studentesse”.

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