'Ndrangheta, maxi operazione europea: 108 arresti nei clan Nirta-Strangio e Morabito

'ndrangheta, l’operazione "Eureka" ha contato oltre 150 perquisizioni in otto Paesi Ue e ha riguardato anche Francia, Germania, Belgio, Spagna, Portogallo, Romania e Slovenia. Il blitz è collegato ad altre due inchieste a Milano e Genova.

'Ndrangheta, maxi operazione europea: 108 arresti nei clan Nirta-Strangio e Morabito
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3 Maggio 2023 - 12.02


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Una maxi operazione contro la ‘ndrangheta ha portato l’arresto di 108 persone in Italia e in altri Paesi europei, grazie aI lavoro dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria.

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L’operazione “Eureka” ha contato oltre 150 perquisizioni in otto Paesi Ue e ha riguardato anche Francia, Germania, Belgio, Spagna, Portogallo, Romania e Slovenia. Il blitz è collegato ad altre due inchieste a Milano e Genova.

Gli indagati sono accusati a vario titolo di: associazione mafiosa, concorso esterno e traffico internazionale di droga con l’aggravante di transnazionalità e di ingente quantità, traffico di armi, anche da guerra, riciclaggio, favoreggiamento, trasferimento fraudolento e procurata inosservanza di pena. Il blitz ha colpito in particolare le cosche Nirta-Strangio di San Luca e Morabito di Africo.

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Decine di perquisizioni sono state effettuate anche in Belgio, dove ci sono stati in totale 13 arresti (“sette dei quali con mandato d’arresto europeo emesso dall’Italia che ne ha chiesto la consegna alle autorità italiane”, come riferisce il magistrato belga Antoon Schotsaert). 

“I tempi di consegna all’Italia potrebbero richiedere alcuni mesi a secondo della loro posizione davanti ai giudici”. Sono stati inoltre sequestrati tre veicoli di lusso, almeno 20mila euro in contanti e diverse armi proibite.

In Germania sono stati effettuati arresti e perquisizioni nei Land della Baviera, Renania settentrionale-Vestfalia, Renania-Palatinato, Saarland e Turingia. In Baviera, le autorità stanno indagando su otto persone. Oltre 130 servizi di emergenza hanno perquisito diversi immobili e sono stati eseguiti mandati di arresto europei contro quattro persone. Nella Renania settentrionale-Vestfalia, circa 500 servizi di emergenza stanno ispezionato un totale di 51 immobili. Sono stati inoltre eseguiti 15 mandati di arresto ottenuti in anticipo dagli investigatori.

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L’inchiesta ha mosso i primi passi nel giugno 2019, su un calabrese emigrato a Genk in Belgio e sui suoi due figli. L’indagato gestiva una pizzeria, ma era con la prole in contatto con spacciatori di cocaina. In contemporanea, in Calabria erano indagati due fratelli che avevano investito “una cifra inspiegabile”, tra l’altro nel settore della ristorazione in Germania e in Argentina. 

Gli investigatori italiani e belgi hanno unito i loro procedimenti, ampliando la lista dei sospettati per includervi il cugino dei due fratelli, residente a Monaco di Baviera, nonché altri parenti e conoscenti in questa città. Con il progredire delle indagini, l’elenco è cresciuto.

Secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, gli ‘ndranghetisti hanno importato in Europa grandi quantità di cocaina dall’America meridionale con navi porta-container che facevano scalo in porti come Anversa, Rotterdam o Gioia Tauro. Parte dei carichi sarebbe poi arrivata in Australia. Gli indagati hanno collaborato con organizzazioni criminali di Brasile, Colombia, Ecuador e Albania. Per ripulire le entrate illegali, gli affiliati hanno creato una rete globale di riciclaggio di denaro, investendo ingenti somme in ristoranti, immobili e autolavaggi in particolare in Germania, Portogallo, Belgio e Argentina.

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Gli inquirenti hanno scoperto un diffuso sistema di riciclaggio di denaro in ristoranti, pizzerie, caffetterie e gelaterie, soprattutto nella Renania Settentrionale-Vestfalia. Gli investigatori hanno inoltre avuto accesso alle chat interne dei sospetti dai telefoni cellulari criptati. Si tratta di dispositivi dei provider ora chiusi EncroChat e SkyECC. Sarebbe la prima volta che questo tipo di telefoni cellulari crittografici potrebbero svolgere un ruolo importante nei procedimenti antimafia internazionali.

L’operazione “Eureka” ha portato a diversi arresti negli ultimi anni, che hanno visto collegamenti tra Italia e Germania, come nel caso degli omicidi di Duisburg dell’agosto del 2007, apparentemente collegati all’omicidio della moglie di un boss del clan in un attentato a San Luca.

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