Un clan rom di Catanzaro ha tentato la scalata alla criminalità: 62 arresti della Dda

Clan rom dei Bevilacqua - Passalacqua: l'inchiesta della polizia coordinata dalla Dda di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri ha portato a 62 arresti a carico di un'organizzazione da tempo attiva nell'area sud di Catanzaro.

Un clan rom di Catanzaro ha tentato la scalata alla criminalità: 62 arresti della Dda
L'operazione dei Carabinieri a Catanzaro
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18 Aprile 2023 - 14.07


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Un clan di etnia rom di Catanzaro è stato protagonista di una scalata criminale a colpi di omicidi, estorsioni e di un capillare spaccio di droga che inondava di stupefacente la città, compreso il centro storico. Il gruppo, che prima collaborava con la ‘ndrangheta, aveva costruito un’indipendenza tale da poter essere considerato un autorevole ‘referente’ nel campo della criminalità organizzata.

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L’inchiesta della polizia coordinata dalla Dda di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri ha portato a 62 arresti a carico di un’organizzazione da tempo attiva nell’area sud di Catanzaro, nel quadrante dei quartieri Pistoia, Aranceto e Lido, un’organizzazione un tempo `manovalanza”´delle cosche del Crotone, di Isola Capo Rizzuto e di Cutro in particolare, e della cosca storica del capoluogo, quella dei Gaglianesi, ma adesso `riconosciuta´ dalla `ndrangheta al fondo di un vero e proprio patto successivo a una trattativa bagnata anche con il sangue. 

In una conferenza stampa nella sede della Procura di Catanzaro è stato ricostruito il salto di qualità del clan rom dei Bevilacqua-Passalacqua, che dal 2015 – hanno spiegato gli inquirenti – ha iniziato a rivendicare spazi di autonomia con una serie di reati, anche di omicidi (almeno due quelli censiti dagli inquirenti), e con una potenza militare ragguardevole alla quale la `ndrangheta tradizionale, strategicamente, ha deciso a un certo punto di non contrapporsi puntando su una nuova sinergia su basi paritarie e autonome.

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«Una giornata importante per Catanzaro», ha commentato nell’incontro con i giornalisti il procuratore capo della Dda catanzarese Gratteri. Francesco Messina, direttore centrale anticrimine della polizia, ha sottolineato «l’offensivita’ e l’aggressività di questo gruppo di etnia rom che arriva a scontrarsi faccia a faccia con le storiche cosche del territorio ma anche la capacità della `ndrangheta di gestire al meglio una situazione di criticità».

«Ma – ha proseguito Messina – c’è da sottolineare anche un altro dato, è cioè il fatto che per la prima volta, davanti a una massiva estorsione ci sono imprenditori che stavolta decidono di reagire al condizionamento mafioso». Alla conferenza stampa hanno inoltre preso parte il procuratore aggiunto di Catanzaro Giancarlo Novelli, il direttore dello Sco Fausto Lamparelli, il questore di Catanzaro Maurizio Agricola e il dirigente della Squadra Mobile di Catanzaro Fabio Catalano. 

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