Torna libero il falso regista che avevo adescato dodici donne con la scusa dei finti provini

Claudio Marini era finito in cella con l'accusa di violenza sessuale per aver circuito donne con la scusa di farle fare le attrici: tornato in libertà perchè sono scaduti i termini di custodia cautelare.

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14 Gennaio 2023 - 14.21


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Torna in libertà Claudio Marini, il finto regista che aveva adescato 12 donne ed era accusato in almeno un caso di violenza sessuale. Marini, che ingannava le sue vittime con dei falsi provini, è uscito di prigione perché scaduti i termini di custodia cautelare. Adesso, dopo il rinvio dell’ennesima udienza a carico del sedicente regista, potrà godersi la libertà. A “salvarlo” anche un certificato medico: lombosciatalgia. L’accusa è di aver commesso 4 violenze a Milano e altre 8 a Roma.

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I fatti risalgono al 2019 – Claudio Marini si faceva chiamare Alex Bell e aveva organizzato una struttura credibile per selezionare ragazze che avevano il sogno di diventare attrici. Studi associati e uffici professionali per casting, sale d’attesa gremite di gente, una segretaria (ignara di tutto) che si occupava di registrare i nomi, e poi lui, che si “vendeva” come l’uomo incaricato da due società (poi risultate essere inesistenti e non operative) come regista. Il cinquantenne è finito nei guai dopo essere stato denunciato da un’aspirante attrice di vent’anni che Marini aveva baciato prima di provare ad avere un rapporto intimo. Tentativo andato a vuoto. La giovane, scioccata dall’accaduto, scappò e denunciò, dando via all’inchiesta. Lo schema era stato attuato più volte: dodici (più una) le donne coinvolte.

Lo “schema” per recuperare mesi preziosi – Se la recita utilizzata dal 50enne originario di Frosinone per adescare aspiranti attrici era sempre la stessa, anche il copione andato in scena tra le aule del tribunale di Roma è sempre stato uguale. Sono stati una serie di cavilli, impedimenti e assenze a ostacolare la giustizia. Anche nell’ultimo episodio, quando non si sono presentati i testimoni chiamati dalla difesa. L’incredibile dilatazione dei tempi ha fatto scadere i termini della custodia cautelare: Marini è tornato libero. Per le vittime, il tempo della giustizia non è ancora arrivato.

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