Ricordate il caso Renzi-Mancini? L’incontro tra il segretario di Italia Viva e il funzionario dei servizi segreti nell’autogrill di Fiano Romano, rilanciato durante una puntata di Report? L’ex segretario del Pd aveva portato in procura un esposto, che ha fatto scattare un’indagine a Piazzale Clodio. Da quest’indagine si apprende che la professoressa che ha scattato le 13 fotografie e girato due video dell’incontro nell’autogrill di Fiano Romano è indagata. L’ipotesi di reato è «diffusione di riprese e registrazioni fraudolente».
Il reato si rifà all’articolo 617 septies del Codice Penale e punisce chi diffonde con qualsiasi mezzo riprese audio e video «al fine di recare danno all’altrui reputazione» di incontri privati svolti in sua presenza o con la sua partecipazione. Prevede la reclusione fino a quattro anni. Ma prevede anche la scriminante del diritto di cronaca: non è punibile chi lo esercita.
Il legale della professoressa ha spiegato al quotidiano che «con massima serenità e disponibilità, la mia assistita ha ampiamente chiarito la propria posizione, dimostrando in maniera anche documentale, quindi incontrovertibile, la casualità della sua presenza all’autogrill. E ovviamente la sua assoluta estraneità ad apparati di intelligence».