La salvezza di Roma passa attraverso un patto tra Città (Gualtieri) e cittadini

Roberto Gualtieri potrebbe chiamarci a raccolta, senza differenze di collocazione politica e potrebbe condividere i problemi di un Comune che da anni non funziona, e non sono Mafia Capitale o i grandi poteri gli unici colpevoli

La salvezza di Roma passa attraverso un patto tra Città (Gualtieri) e cittadini
Immondizia a Roma
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Tiziana Buccico Modifica articolo

3 Luglio 2022 - 17.32


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La nostra capitale, la magnifica Roma, la protagonista della “Grande Bellezza” è ormai davvero in condizioni pietose e potrei aggiungere mille aggettivi dispregiativi ma mi astengo dal farlo, ma uno devo usarlo ed è ‘vergognoso’. È vergognoso che non si muova dito, immondizia dovunque non c’è quartiere che si salvi, a questo si unisce una puzza stomachevole e lo scempio dello zoo urbano che attacca i cumuli di rifiuti, non solo topi grandi come gatti, ma gabbiani aggressivi e cinghiali a iosa. Il guano dei piccioni è un problema dimenticato, mezzi pubblici al collasso se non bruciano prima e se circolano, degrado dovunque, incuria, caditoie completamente otturate, marciapiedi bombardati, le buche sono passate in secondo piano, il decoro, quel fantasma si può affermarlo senza essere smentiti. 

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Monopattini e biciclette ovunque… I cinghiali sono arrivati davanti alle aiuole di ingresso dell’Ospedale San Pietro sulla Cassia, se torno la sera a casa dopo le 23 li trovo a mangiare la mia immondizia e corro veloce a casa con qualche timore. Ma allora mi chiedo cosa può smuovere il nostro Primo cittadino? Sette incendi più o meno importanti nell’ultima settimana hanno avvolto Roma in una nube tossica proprio quando il termometro ha segnato i 40 gradi. Sembrava di essere in un film americano su catastrofi e calamità naturali, una sorta di Gotham City senza Batman. Mi domando e domando ai nostri amministratori nulla fate se non annunci e proclami, qualche apparizione blindata o per spettacoli e occasioni. Sapete io cosa farei? Alzerei le mani e chiederei aiuto ai cittadini. Non avrei paura di chiedere il supporto e la collaborazione dei miei concittadini, prima che il colera sopraggiunga o che altri incendi dolosi scatenino il panico. 

Roberto Gualtieri potrebbe chiamarci a raccolta, senza differenze di collocazione politica e potrebbe condividere i problemi di un Comune che da anni non funziona, e non sono Mafia Capitale o i grandi poteri gli unici colpevoli e nemmeno l’incapacità di una dilettante allo sbaraglio come la Sindaca Raggi. Roma ha bisogno per riemerge di una forza civica che si senta parte di una rinascita e di un progetto. Tutti i giorni pubblico con moli altri foto di ogni tipo sulle vergogne di Roma; eppure, ho votato Gualtieri ed ho sempre combattuto la Raggi. Ma non mollo perché sono residente in una delle città più belle del mondo e soffro, patisco e mi arrabbio perché non riesco a capacitarmi delle condizioni in cui viviamo. Sindaco faccia un atto di umiltà e ci coinvolga e ci chieda di contribuire a ridare decoro alla nostra Roma. Non basta che ci invii insieme alle tasse, salatissime, sui rifiuti urbani, una lettera a doppia firma con il suo assessore Alfonsi per invitare i romani a rispettare la raccolta differenziata e altre amenità. Sindaco, lei deve incontrare la gente, deve abbandonare l’auto blu e accettare il confronto, ci guardi negli occhi e ci dica i reali problemi, potrebbe rivelarsi anche un’astuta mossa per scaricare alcuni problemi derivanti dall’inciviltà endemica. 

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Caro Gualtieri, non aspetti altri scempi commessi da turisti che a Roma pensano che la meravigliosa scalinata di Trinità dei Monti possa essere oggetto di vandalismo, non è una rampa per le macchine e non è un luogo per il lancio di monopattini. I turisti che visitano Roma si sentono autorizzati a fare qualsiasi cosa senza rispetto e senza alcuna regola e noi cittadini romani paghiamo anche questo. Paghiamo tasse per chiunque decida di insudiciare la Capitale d’Italia. Vede, caro Primo cittadino, i turisti si fanno le foto con l’immondizia e purtroppo non è davvero il massimo, vanno tranquillamente in due sui monopattini, buttano i rifiuti nei cestini delle biciclette, si rinfrescano nelle fontane monumentali. Mi domando ogni giorno cosa ne pensa il nostro Governo, i nostri deputati, senatori, il nostro Presidente della Repubblica, possibile che dai vetri oscurati delle auto di servizio non vediate e non sentiate la puzza, possibile che le vostre famiglie non vi dicano in che situazione si vive. 

Serve una task force per il decoro di Roma, non c’è da perdere tempo e chi ha responsabilità deve assumersele senza girare lo sguardo, siamo parte lesa e forse potremmo denunciare il Comune e tutte le Istituzioni che contribuiscono a questa situazione. Siamo davvero stufi, vogliamo essere orgogliosi della nostra città e la Città Eterna merita molto, senza strumentalizzazioni dalle opposizioni, che a dire il vero nulla fanno se non urlare contro, timorosi di doverla governare loro. 

Roma è la città usata da tutti i politici e politicanti come terreno di prova e di scontro per poi giocarsi la partita nazionale, è un Colosseo dove il premio è la vita. Forse allora due conti voi tutti dovreste farli per capire che chi fa bene o almeno chi ci prova può davvero giocarsela. Ai cittadini occorre mostrare rispetto per riceverlo, occorre che le regole siano valide per tutti e rispettate, che il territorio venga presidiato. Dove è la polizia municipale della Capitale? Chi presidia i quartieri, i luoghi monumentali, chi controlla i bazar a cielo aperto, i posteggi creativi, chi fa rispettare le regole? Non ha grandi alternative, Sindaco, e non credo che possa ricorrere ai miracoli, perché anche il Vaticano, vi ha manifestato il suo disappunto. Non resta che rimboccarsi le maniche e lavorare con i cittadini e per i cittadini, anche se dovesse cadere qualche testa, se gli uffici della Polizia Municipale si dovessero svuotare come per magia, e se cambiasse qualche dirigente e ci fosse qualche modifica ai vertici AMA e ATAC e via di seguito. 

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Il suo ruolo è davvero difficile, nessuno vuole più fare il Sindaco, e poi il Sindaco di Roma, un suicidio , ma si può invece invertire la rotta e vincere la sfida .

E come disse Seneca:” Un’era costruisce città. Un’ora le distrugge.

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