Raduno fascista a Dongo: De Maria, Fratoianni e Perantoni rilanciano la protesta dell'Anpi

L'Anpi ha promosso un appello perché non sia consentito un raduno previsto a Dongo, per evitare che si ripeta un'occasione di propaganda fascista.

Raduno fascista a Dongo: De Maria, Fratoianni e Perantoni rilanciano la protesta dell'Anpi
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3 Maggio 2022 - 17.05


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Basta con le provocazioni fasciste che non sono più tollerabili: “L’Anpi ha promosso un appello perché non sia consentito un raduno previsto a Dongo, per evitare che si ripeta un’occasione di propaganda fascista. L’apologia del fascismo e la ricostituzione del Partito Fascista contrastano con il nostro ordinamento costituzionale e con la legislazione vigente. Rispettare questo principio costituzionale è una condizione per difendere le nostre libertà democratiche. Sostengo quindi l’appello dell’Anpi e aderisco al presidio democratico previsto per l’8 maggio”. Così Andrea De Maria, deputato Pd e segretario di Presidenza della Camera.

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Fratoianni
“Anche quest’anno le organizzazioni neofasciste ci riprovano nel commemorare Mussolini a Dongo.

Ancora una volta ci riprovano ad organizzare una gazzarra sulle rive del lago di Como nel segno della propaganda nazifascista.

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Presenteremo nelle prossime ore un’interrogazione parlamentare al governo affinchè non autorizzi questa adunata nostalgica. Anzi, sarebbe ora invece che il governo rendesse concreto quanto richiesto dal Parlamento e sciogliesse le organizzazioni neofasciste”

Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni raccogliendo l’appello dell’Anpi.

Perantoni
“Sostengo nel modo più convinto l’appello dell’Anpi che chiede di non consentire il raduno previsto il prossimo 8 maggio a Dongo“. Lo afferma Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera, deputato M5s.

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“La propaganda nazifascista è un crimine: per ribadirlo andiamo avanti con la proposta di legge d’iniziativa popolare contro l’uso di simboli del nazifascismo e per il rispetto dei principi costituzionali che sembrano ignorati da alcuni dirigenti di Fratelli d’Italia, proprio in questi giorni fotografati in un luogo tappezzato da simboli fascisti”.

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