Bocciato anche il Referendum sulla Cannabis, la Corte Costituzionale: "Vìola trattati internazionali"

Il Presidente Amato ha spiegato che "il referendum faceva riferimento a sostanze che includono papavero, coca, le cosiddette droghe pesanti. E questo era sufficiente a farci violare obblighi internazionali". 

Bocciato anche il Referendum sulla Cannabis, la Corte Costituzionale: "Vìola trattati internazionali"
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16 Febbraio 2022 - 18.51


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Dopo il referendum sull’eutanasia legale, la Corte Costituzionale ha bocciato anche il referendum sulla cannabis, dichiarando inammissibile il quesito che aveva come obiettivo la cancellazione del reato di coltivazione, sopprimendo le pene detentive. 

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Lo ha comunicato il Presidente della Corte Giuliano Amato, che ha annunciato anche che è stato respinto anche il quesito sulla responsabilità diretta dei magistrati. 

La Consulta ha promosso gli altri 5 quesiti, tutti relativi alla giustizia. Quesiti che gli italiani saranno chiamati a votare tra aprile e giugno, forse con le amministrative: riguardano la valutazione dei magistrati, l’abrogazione delle disposizioni in materia di incandidabilità, la limitazione delle misure cautelari, la separazione delle funzioni dei magistrati e l’eliminazione delle liste di presentatori per l’elezione dei togati del Csm. 

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I motivi della bocciatura del referendum sulla cannabis sono stati spiegati da Amato: “Il referendum non era sulla cannabis, ma sulle sostanze stupefacenti. Si faceva riferimento a sostanze che includono papavero, coca, le cosiddette droghe pesanti. E questo era sufficiente a farci violare obblighi internazionali”. 

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