La fondazione Gimbe: "Con questo tasso di crescita rischiamo 2 milioni di positivi e di intasare gli ospedali"

Nino Cartabellotta: "La buona notizia è che al crescere dei nuovi casi non corrisponde un parallelo incremento dei ricoveri"

La fondazione Gimbe: "Con questo tasso di crescita rischiamo 2 milioni di positivi e di intasare gli ospedali"
Covid, Italia
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3 Gennaio 2022 - 12.19


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La quarta ondata è nel pieno delle forze guidata da un’irrefrenabile variante Omicron che sta causando un aumento esponenziale dei contagi Covid: fortunatamente ricoveri ed aumento dei contagi non sono, al momento, direttamente proporzionali.

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A mettere in guardia dalla situazione attuale è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe: “Alla crescita enorme dei contagi non corrisponde un’impennata dei ricoveri: su 100mila persone positive, 1.100 vengono ricoverate in area medica e 120 in terapia intensiva. Con questo tasso di crescita dei casi però rischiamo comunque di intasare gli ospedali perché si può arrivare a 2 milioni di positivi”.

“La situazione dei numeri non ci incoraggia particolarmente, ma ci sono anche buone notizie – ha spiegato – Abbiamo una quantità enorme di casi, mai vista, tanto che molti hanno definito la Omicron come il virus più contagioso della storia. I numeri che stiamo vedendo la dicono chiaro in questo senso: abbiamo in media mobile circa 100mila casi al giorno. La buona notizia è che al crescere dei nuovi casi non corrisponde un parallelo incremento dei ricoveri”, ha sottolineato Cartabellotta.

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“Ovviamente crescono anche questi numeri, ma le percentuali rispetto al totale dei positivi si riducono progressivamente: ogni 100mila persone positive, 1.100 vengono ricoverate in area medica e 120 in terapia intensiva. Sicuramente è dovuto all’aumento delle dosi booster e ci auguriamo anche alla minore virulenza della variante Omicron. C’è una congestione degli ospedali meno veloce, ma l’impatto c’è e con questo tasso di crescita rischiamo di arrivare a 2 milioni di positivi e se anche il tasso dei ricoveri fosse l’1% avremmo 20mila persone in ospedale. Bisogna dunque provare ad abbassare la circolazione del virus. Il 6,8% di positività dei tamponi antigenici dimostra che c’è una grandissima circolazione virale”.

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