Ciccozzi: "Curva in salita per colpa dei non vaccinati e di chi non usa la mascherina"

Il direttore dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare del Campus Bio-medico di Roma: "A trainare la curva nazionale sono le regioni del nord est"

Massimo Ciccozzi
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7 Novembre 2021 - 16.30


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Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare del Campus Bio-medico di Roma, pur non vedendo un pericolo di nuove chiusure e di cambi di colore imminenti per le regioni, ha messo in guardia sull’aumento dei casi Covid in Italia, dovuto – spiega – soprattutto ai non vaccinati e al fatto che “non si mette quasi più la mascherina soprattutto tra chi è vaccinato con ciclo completo. E deve essere chiaro che le misure servono perché c’è sempre il 23% di probabilità di infezione in quanto il vaccino non evita il contagio ma evita la malattia, come tutti i vaccini, interrompe il ciclo contagio-malattia, ed evita di ammalarsi anche gravemente”. 
“A trainare la curva nazionale sono le regioni del nord est. Il Friuli poi, a parte le manifestazioni, sconta anche i movimenti con la Slovenia, con vaccinazione intorno al 30%”.
“In Italia non vedo una grande ondata ma ‘ondine’ che vanno e vengono. Non è la prima e non sarà l’ultima ma con grandissima differenza rispetto all’autunno 2020. Oggi abbiamo una curva lineare, lo scorso anno era esponenziale. Ora il virus va tenuto sotto controllo, l’unico modo è il vaccino, e quando riusciremo a renderlo endemico abbiamo finito. Ci vaccineremo ogni anno, come per l’influenza. E per il futuro non sappiamo se avrà la capacità di andarsene completamente”.
In questa fase Ciccozzi è sicuro che la terza dose, da qui al prossimo anno vada fatta. “Giusto che il Governo l’abbia prevista per i fragili, gli over 80 e poi gli over 60. Ora dobbiamo allargare le fasce di età a cui somministrare il richiamo, che completa il ciclo”, dice in vista delle novità che dovrebbero arrivare, come annunciato dal ministro della Salute Speranza.
“E ce lo dicono i dati che vengono da Israele dove hanno visto che la dose booster spara gli anticorpi in alto”. E sulle pillole antivirali in arrivo: ”È curativa, non è preventiva. Dobbiamo vaccinarci prima di tutto per non contrarre la malattia”.

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Infine sulla differenza tra Paesi: “Gli inglesi hanno vaccinato presto e hanno aumentato in maniera importante la distanza tra le due dosi di AstraZeneca, poi in estate hanno decretato il libera tutti. Altro caso è quello della Romania con 423 decessi nelle ultime 24 ore, 390 dei quali non erano vaccinati”.

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