Ruby Ter, la testimonianza di Alessandra Sorcinelli: "Sono piccola rispetto a un uomo così potente"
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Ruby Ter, la testimonianza di Alessandra Sorcinelli: "Sono piccola rispetto a un uomo così potente"

L'imputata nel processo ha sostenuto di aver ricevuto una chiamata dall'ex Cav. dopo aver dichiarato di essere pronta a raccontare 'tutta la verità' sul bunga bunga

Ruby Ter, la testimonianza di Alessandra Sorcinelli: "Sono piccola rispetto a un uomo così potente"
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25 Maggio 2022 - 17.50


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La richiesta del pm nel processo Ruby Ter, i 6 anni di reclusione per Silvio Berlusconi, hanno riportato alla luce nomi e testimonianze di un processo arrivato alla sua terza ondata. Quelle di Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli sono tra le più delicate. Ne riproponiamo uno stralcio.

Barbara Guerra, imputata del processo milanese Ruby Ter sulle ‘cene eleganti’ nella villa di Berlusconi, ha dichiarato che il giorno dopo la sua presenza in tribunale ha ricevuto una chiamata proprio dell’ex Cavaliere: “Io ho negato l’invito, dicendo, se voleva, di contattare i miei legali”.
Lo scorso 6 ottobre Guerra si era detta pronto a raccontare tutto sul tristemente noto ‘bunga bunga’. Federico Cecconi, legale di Berlusconi, sulla possibilità che l’ex premier renda l’esame da imputato ha dichiarato: “È una valutazione che dovremo svolgere più avanti, tenendo conto delle sue condizioni di salute, ma è un’opzione certamente praticabile”.
Riguardo la lettera inviata nelle scorse settimane da Berlusconi ai giudici in cui in sostanza rinuncia ad essere sottoposto a una perizia medico legale, contestando gli accertamenti psichiatrici, Cecconi ha aggiunto: “La sua dichiarazione per come è stata recepita nella lettera inoltrata al Tribunale è molto chiara. Questo non vuol dire che non ci sia la massima forma di rispetto per il Tribunale che finora ha dato dimostrazione per ora di una obiettività nell’analisi delle risultanze processuali, fermo restando che abbiamo tutta una serie di aspetti processuali che dobbiamo andare a trattare”.
Nel processo intanto sta venendo ascoltato l’ultimo teste dell’accusa, un investigatore della polizia giudiziaria che ha ricostruito l’intera vicenda. Dopo l’ultima deposizione nelle prossime udienze ci saranno gli esami degli imputati.
Tornando alla telefonata (presunta) ricevuta da Guerra da parte di Berlusconi, la donna ha continuato: “È durata 10 minuti questa conversazione, poi magari quando ci sarà l’udienza con i magistrati farò presente anche di questa telefonata. I toni non erano molto amichevoli. Non ho più rapporti con lui. Quindi sentirmi chiamare dopo 24 ore dopo mesi che non ti sento è un po’ strano. Non voglio aggiungere altro. Io sono qui per la mia difesa. Sono innocente. Non ho corrotto e non ho preso soldi. Anzi sono solo una vittima di questo processo”.
La storia della telefonata è ripetuta anche da un’altra imputata al processo, Alessandra Sorcinelli, che sostiene di aver ricevuto una chiamata lo stesso giorno ma di non aver risposto: “Siamo due persone perbene, di buona famiglia – ha chiarito Sorcinelli, difesa dall’avvocato Luigi Liguori, parlando di lei e di Guerra – e invece ci siamo trovate sui giornali come due criminali, due poco di buono. Abbiamo lasciato correre sperando nel buon senso delle persone che venivano qua a testimoniare, io sono qua come donna per riprendere la mia dignità che per 10 anni è stata calpestata, ho il diritto di difendermi e di chiarire situazioni in cui sono stata coinvolta per gente che aveva la responsabilità su quanto accaduto”. Onestamente, ha aggiunto, “non posso risponderne io, io sono piccola così rispetto a un uomo così potente, ho anche un pò di paura. Berlusconi ha chiamato anche me – ha concluso – ma non ho risposto. Non ho voluto rispondere sapendo che era lui”.

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