Parla il no-vax aggressore del Policlinico: "Non mi volevano dire cosa mi iniettavano"

Nel suo racconto ha aggiunto: "Mi hanno deriso e preso a calci. Si sono rifiutati di visitarmi solo perché non volevo sottopormi al tampone"

Assalto al pronto soccorso dell'Umberto I
Assalto al pronto soccorso dell'Umberto I
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12 Ottobre 2021 - 14.34


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Paolo, l’uomo che nella notte tra sabato e domenica ha aggredito tre infermieri e due poliziotti ingenerando l’assalto al pronto soccorso del Policlinico Umberto I da parte di una trentina di partecipanti alla manifestazione No Pass ha 50 anni, una moglie e tre figli,. La sua storia la racconta Repubblica Roma: 
“In ambulanza mi hanno iniettato un liquido senza dirmi cos’era, in ospedale mi hanno chiuso in una stanza video sorvegliata, mi hanno deriso e preso a calci. Si sono rifiutati di visitarmi solo perché non volevo sottopormi al tampone e avevo chiesto che mi fosse fatto un test sierologico. Ho le prove di tutto questo”. 
L’uomo sostiene di essere stato colpito dalla polizia in largo Chigi, ma le immagini della Scientifica raccontano una storia diversa, fatta di “comportamenti provocatori” e “resistenza”.

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