Telegram scova una chat no vax e la oscura: violava i termini di servizio

La Procura di Torino ne aveva chiesto il sequestro con un decreto

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28 Settembre 2021 - 11.01


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Le piattaforme social si attivano contro le campagne no vax, no pass e no mask degli utenti e passano al contrattacco, bloccando le chat sospette o incriminate.
“Questo canale non può essere visualizzato perché ha violato i Termini di Servizio di Telegram”: è quanto si legge da questa notte se si tenta di accedere a ‘Basta Dittatura’, la Chat No Vax e No Green pass seguita da migliaia di persone in tutta Italia, che la utilizzavano anche per autoconvocarsi alle manifestazioni. 
Nelle scorse settimane, la Procura di Torino aveva emesso un decreto di sequestro dopo che erano stati pubblicati indirizzi e numeri di telefono di Palazzo Chigi, del governatore del Piemonte, Alberto Cirio, e altri politici e di noti virologi. La stessa pm che indaga era finita nel mirino della chat. 
La procura di Torino nelle scorse settimane aveva richiesto, con un decreto, la “collaborazione volontaria” gli amministratori di Telegram, società che ha sede a Dubai. I reati ipotizzati dai magistrati torinesi erano istigazione a delinquere e violazione della privacy dopo la divulgazione nel canale ‘Basta dittatura’ di numeri di telefono e indirizzi di politici, giornalisti e virologi. C’erano state inoltre le minacce anche al ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Sempre questa notte è stata oscurata anche la pagina “Basta Dittatura Chat”, popolata da oltre 7mila utenti. L’incitazione alla violenza configurerebbe la violazione dei termini di servizio della piattaforma fondata da Pavel Durov.

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