Il sud martoriato dai roghi: gli incendi provocano altre due vittime
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Il sud martoriato dai roghi: gli incendi provocano altre due vittime

Dopo i due morti in Calabria di pochi giorni fa, si registra un'altra vittima nel Reggino. Nel Catanese un agricoltore schiacciato dal suo trattore mentre tentava di spegnere un incendio. 

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11 Agosto 2021 - 18.35


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Una tragedia annunciata, ma molto più grave di altre volte: una lunga notte di incendi ha devastato la provincia di Palermo e bruciato le Madonie. Le fiamme sono divampate nella zona delle Petralie, di Geraci Siculo e di Monreale e, in alcune zone, hanno procurato gravi danni alle case. Dopo i due morti in Calabria di pochi giorni fa, si registra un’altra vittima nel Reggino, un uomo di 76 anni. Nel Catanese un agricoltore schiacciato dal suo trattore mentre tentava di spegnere un incendio. 

Anziano morto nel Reggino – La terza vittima delle fiamme in Calabria è Mario Zavaglia, di 76 anni, morto nelle campagne di Grotteria (Reggio Calabria) a causa di un incendio boschivo e del successivo crollo della sua casa rurale provocato dal rogo. L’uomo, pensionato, si era recato nella sua proprietà per accudire l’orto. In pochi minuti le fiamme hanno circondato l’abitazione senza lasciare scampo all’anziano. Solo pochi giorni fa, sempre nel Reggino, erano morte due persone, Antonino Cilione (34 anni) e Margherita (53) nel vano tentativo di salvare dalle fiamme il loro uliveto. 

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Catanese, muore un agricoltore di 30 anni – A Paternò (Catania) un agricoltore di 30 anni è morto schiacciato dal suo trattore mentre tentava di spegnere un incendio in un podere nell’area di Ponte Barca. L’uomo stava trasportando una botte piena d’acqua sul mezzo che, a una curva, si è capovolto schiacciandolo e uccidendolo sul colpo. 

Evacuato ex convento nelle Madonie – Per via dei roghi l’ex convento dei Padri Riformati a Petralia Sottana, nelle Madonie, è stato evacuato. La struttura del XVII secolo ospita adesso uffici dell’Asp e una Rsa, una residenza sanitaria assistita. Gli ospiti della Rsa sono stati portati via e sistemati in altre strutture della zona. Il fuoco, partito dalla zona dell’ospedale Madonna dell’Alto ha poi preso una direzione verso la montagna e verso zone boschive impraticabili. Per tuttala giornata sono stati in azione i canadair e mezzi della Protezione civile e dei vigili del fuoco. 

 

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