Due aziende torinesi negano la mensa ai lavoratori sprovvisti di Green pass
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Due aziende torinesi negano la mensa ai lavoratori sprovvisti di Green pass

Si tratta della Stamet di Feletto e della Campiglione Fenile: per la Fim-Cisl si tratta di un atteggiamento discriminatorio

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10 Agosto 2021 - 19.49


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Niente mensa o al limite consumo dei pasti all’aperto per i lavoratori senza green pass di due aziende torinesi: la Stamet di Feletto (stampaggi metallici e verniciature), che ha diffuso una circolare il 3 agosto ricordando che l’accesso ai locali al chiuso è riservato a vaccinati, guariti o possessori di tampone negativo; e la Hanon system di Campiglione Fenile (600 dipendenti che producono componenti per automotive), dove ieri la direzione risorse umane ha ricordato che chi non ha il green pass “dovrà consumare il proprio pranzo/cena al sacco in un’area differente” dalla mensa aziendale al chiuso.
A denunciare quello che viene ritenuto un comportamento “discriminatorio” è il segretario Fim-Cisl di Torino e del canavese Davide Provenzano, per cui ci sono le condizioni per “valutare uno sciopero”, “forse già nella giornata di domani”.
Provenzano, che si è vaccinato e aggiunge che la Fim sostiene la profilassi anti Covid “di massa”, replica indirettamente all’accusa di tutelare lavoratori no vax. Perchè l’astensione eventuale dal lavoro in difesa della mensa per i non vaccinati?
“Perchè nessuna legge lo prevede, questo sarebbe già sufficiente.
Poi perché si crea una riserva di lavoratori senza green pass, e questo è alquanto discriminatorio. Il decreto non fa alcun riferimento ad oggi alle mense aziendali. Poi perché i protocolli hanno ampiamente dimostrato la loro efficacia senza green pass in azienda”.

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