Il padre dei bambini uccisi ad Ardea: "Io ai domiciliari per droga, il killer libero con la pistola"
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Il padre dei bambini uccisi ad Ardea: "Io ai domiciliari per droga, il killer libero con la pistola"

I piccoli assassinati da un uomo con problemi psichici avevano 3 e 8 anni

Carabinieri nel parco di Ardea
Carabinieri nel parco di Ardea
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13 Giugno 2021 - 15.43


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Secondo alcuni testimoni oculari, il padre dei due bambini di 3 e 8 anni uccisi ad Ardea, nei pressi di Roma, mentre cercava di soccorrerli nell’area verde vicino alle villette dove è avvenuta la strage, avrebbe urlato le seguenti parole:
“A me per un po’ di droga mi tengono ai domiciliari e questo con la pistola nessuno lo controllava, guardate cosa ha fatto”.
Una squadra dell’elisoccorso del 118 è intervenuta sul posto, ma non ha potuto salvare i due bimbi.
Un testimone: “Ho visto i bimbi a terra pieni di sangue” – “Ho visto l’elicottero del 118 e con mio padre sono subito andato al parchetto per vedere cosa fosse successo. C’erano già i soccorsi e i carabinieri. Un uomo anziano a terra, con un buco in testa, già morto, e la bicicletta vicino. Secondo me gli ha sparato a bruciapelo. Anche i bambini, molto piccoli, erano a terra con sangue sul petto, addosso. Il padre si disperava, diceva che non avevano battiti”.
È la testimonianza di Francesco Rizzo, 31 anni, che da 5 anni abita nel comprensorio di Colle Romito ad Ardea. “Anche i bambini avevano le bici vicino a loro – ha raccontato -. In cinque anni che sto qui non era mai successo nulla”, ha concluso Rizzo.

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