Insulti a due ragazze che si abbracciavano: "Vi brucerei": autista a processo (ma solo per minacce)

I farri risalgono a inizio settembre 2019 quando l'autista davanti a una fermata e aveva notato le due ragazze mano nella mano e le aveva offese. La vicenda davanti al giudice di pace

Omofobia
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29 Maggio 2021 - 17.31


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Omofobia, come altro chiamarla? L’accusa è quella di aver abbassato il finestrino del mezzo che conduceva e rivolto insulti a due giovani fidanzate che si abbracciavano e si tenevano per mano sotto una fermata dei bus in centro a Ravenna, gridando loro ‘Vi brucerei’. 

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Per quanto ricostruito sin qui dall’accusa, un autista 56enne di una compagnia privata è finito a processo per minacce. 

Per l’uomo, difeso dall’avvocato Pier Giorgio Berardi, l’appuntamento e’ per il 3 giugno davanti al giudice di Pace di Ravenna. La giovane che lo aveva querelato – una ravennate poco più che ventenne – come riportato dal Resto del Carlino è pronta a costituirsi parte civile con l’avvocato Cristina Magnani.

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Secondo quanto riferito a suo tempo dalla ragazza davanti ai carabinieri, tutto si era innescato a inizio settembre 2019 quando l’autista era transitato davanti a una fermata e aveva notato le due ragazze mano nella mano, pronunciando alcuni insulti prima di ripartire. Il 9 di ottobre successivo si era ripetuto lo stesso copione davanti alla stessa fermata: ma stavolta il 56enne avrebbe aggiunto la contestata minaccia: ‘Vi brucerei’. 

La ragazza il giorno dopo era andata dai carabinieri a raccontare tutto: e le verifiche dei militari – coordinate dalla pm Marilù Gattelli – avevano portato all’identificazione del sospettato. A fine mese la giovane aveva ricevuto prima una chiamata da un uomo che diceva di essere l’autista in questione. E poi, dallo stesso numero, un messaggio di questo tipo:

“Ritira la denuncia”, come tale entrato a far parte delle contestate minacce.

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