Carola Rackete prosciolta dalle accuse: "Aveva il dovere di portare i migranti in porto"
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Carola Rackete prosciolta dalle accuse: "Aveva il dovere di portare i migranti in porto"

La comandante della Sea Watch era stata arrestata per "resistenza o violenza nei confronti di una nave da guerra". Ma adesso...

Carola Rackete, capitana di Sea Watch
Carola Rackete, capitana di Sea Watch
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19 Maggio 2021 - 14.56


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Una sconfitta per la linea di Salvini e per la campagna di criminalizzazione contro la capitana di Sea Watch.
La Procura di Agrigento ha chiesto l’archiviazione (poi accettata) per Carola Rackete, la comandante dalla nave Sea Watch, accusata di avere forzato due estati fa l’ingresso al porto di Lampedusa. Rackete era stata arrestata per “resistenza o violenza nei confronti di una nave da guerra”. 
Adesso il Procuratore Luigi Patronaggio ha chiesto l’archiviazione del caso perché la comandante aveva “il dovere di portare i migranti in porto”.
Secondo la Procura di Agrigento la comandante Carola Rackete avrebbe agito per stato di necessità.
Aveva il “dovere di portare i migranti in un porto sicuro” non potendo più garantire la sicurezza a bordo delle 42 persone soccorse 17 giorni prima che l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini non voleva far sbarcare.
Dopo essere arrivato di notte davanti al porto di Lampedusa, nonostante il divieto dell’allora ministro Salvini, invocò lo stato di necessità e ribadì la richiesta di sbarco immediato.
Poi, non ottenendo alcuna risposta decise di forzare il divieto ed entrò in porto. Ma nella manovra speronò la motovedetta della Guardia di finanza. Ma per la Procura di Agrigento l’inchiesta va archiviata.

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