Crisanti: "Entro due o tre mesi potremmo raggiungere i livelli di Israele"

Il microbiologo dell’Università di Padova: "La sfida, tuttavia, sarà quella di restare tali; è nostro interesse che tutti ricevano i vaccini, e questo è possibile o liberalizzando i brevetti o pagandoli di più"

Andrea Crisanti
Andrea Crisanti
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10 Maggio 2021 - 12.25


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Andrea Crisanti, che dall’inizio della pandemia non ne ha mai sbagliata una sui movimenti del virus, è convinto che “nel giro di 2-3 mesi potremo essere anche noi ai livelli di Israele e Inghilterra”. 
Il microbiologo dell’Università di Padova: “Poi la sfida è restare tali – ha avvertito, intervistato da ‘Agorà’ su Rai3 -. E dobbiamo capire che se nel mondo centinaia di milioni di persone non vengono vaccinate si creano le condizioni migliori per creare sempre nuove varianti: è nostro interesse che tutti ricevano i vaccini, e questo è possibile o liberalizzando i brevetti o pagandoli di più”. 

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“La trasmissione del virus è esclusivamente una questione di probabilità, più ci si incontra più le probabilità crescono. Ogni azione conta – ha spiegato Crisanti – conta la mascherina, conta il distanziamento, conta evitare gli assembramento. Il virus circola alle 8 di mattina come la sera tardi ma il coprifuoco dà il suo piccolo contributo al controllo dell’indice Rt”.

“È una corsa tra le vaccinazioni e il virus. Se solo per le riaperture si fossero aspettate altre 2-3 settimane, la dinamica sarebbe stata più favorevole”, ha concluso.
“Israele e Inghilterra insegnano che con il vaccino se ne può uscire . Si è deciso di far correre rischi inutili alle persone fragili solo per non aspettare 2-3 settimane”.

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