Il vescovo di Mazara: "La situazione con i libici è grave"
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Il vescovo di Mazara: "La situazione con i libici è grave"

Monsignor Domenico Mogavero: "Ci sono interessi particolari e gli interlocutori in Libia per sono ora deboli. Ci sono, ad esempio, due vescovi ma hanno poca libertà di parola".

Monsignor Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo
Monsignor Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo
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8 Maggio 2021 - 09.15


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L’aggressione al peschereccio “Aliseo” da parte della motovedetta militare libica nelle acque internazionali è solo l’ultimo caso di un escalation di violenza verso i pescatori siciliani, che pur agendo nella norma vengono aggrediti.

Nello scontro a fuoco è rimasto ferito il comandante Giuseppe Giacalone.

Monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo, ha parlato di questa insopportabile situazione:  “Il comandante Giacalone è molto giù di morale, d’altro canto è stato sfiorato da un proiettile e psicologicamente la situazione è grave. E’ una vicenda che sta lasciando il segno, speriamo che si riprendano al più presto e che abbiano il coraggio di tornare in mare”.

 Lo ha detto dopo avere incontrato il comandante Giuseppe Giacalone, rimasto ferito.

“E’ un problema grave – dice incontrando i giornalisti al porto – ci sono interessi particolari e gli interlocutori in Libia per sono ora deboli. Ci sono, ad esempio, due vescovi ma hanno poca libertà di parola”.

E sulla Libia: “Non bastavano i muscoli, ora anche i proiettili, per fortuna c’era la Marina e la vicenda si è conclusa in maniera positiva”.

E a chi gli chiede cosa pensa del governo che invita i pescatori a non andare in quella zona, replica: “Il governo in questo momento in assenza di interlocuzione dice ‘state attenti perché la vita vale di più del pesce, beh dal punto di vista politico può reggere ma dal punto di vista economico no”.

 

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