L'affondo del Cardinale Bassetti: "La politica ponga al centro la dignità di tutti, non populismi e sovranismi"

Il Cardinale, nel corso di una lectio magistralis sull'enciclica di Papa Francesco 'Fratelli Tutti': "La fraternità è da promuovere non solo a parole, ma nei fatti"

Gualtiero Bassetti
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22 Aprile 2021 - 14.29


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Gualtiero Bassetti, cardinale Presidente dei Vesvoci italiani, in occasione di una lectio magistralis sui temi dell’enciclica di Papa Francesco ‘Fratelli tutti’, ha dichiarato: “La fraternità è da promuovere non solo a parole, ma nei fatti. Fatti che si concretizzano nella ‘politica migliore’, quella non sottomessa agli interessi della finanza, ma al servizio del bene comune dei popoli, in grado di porre al centro la dignità di ogni essere umano (creato ad immagine e somiglianza di Dio) e di assicurare il lavoro a tutti, senza discriminazioni di sorta, affinché ciascuno possa sviluppare le proprie capacità umane e professionali”.

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“Una politica – il richiamo di Bassetti – che, lontana dai populismi o sovranismi, sappia trovare soluzioni a ciò che attenta contro i diritti umani fondamentali e che punti ad eliminare definitivamente ogni forma di esclusione sociale: inedia, pandemie, per non parlare dell’ignobile tratta di esseri umani. Di qui deriva la condanna che il Pontefice fa della guerra, ‘negazione di tutti i diritti’ e non più pensabile neanche in una ipotetica forma ‘giusta’, perché ormai le armi nucleari, chimiche e biologiche hanno ricadute enormi sui civili innocenti”.

Il porporato ricorda anche il rifiuto della pena di morte contenuto nell’enciclica Fratelli tutti: “Forte anche il rifiuto della pena di morte, definita ‘inammissibile’, e centrale il richiamo al perdono, connesso al concetto di memoria e di giustizia: perdonare non significa dimenticare, scrive il Pontefice, né rinunciare a difendere i propri diritti per custodire la propria dignità, dono di Dio. Piuttosto significa rinunciare alla forza distruttiva del male ed al desiderio di vendetta. Mai dimenticare «orrori» come la Shoah, i bombardamenti atomici a Hiroshima e Nagasaki, le persecuzioni ed i massacri etnici, esorta il Papa”.

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