Sabrina Ferilli si offre di pagare le spese legali all'operaio dell'ArcelorMittal

Il protagonista della vicenda, Riccardo Cristello, pur esprimendo riconoscenza, ha rifiutato l’offerta di Sabrina Ferilli facendo sapere che spese legali sono comunque pagate dal sindacato Usb

Sabrina Ferilli, Svegliati amore mio
Sabrina Ferilli, Svegliati amore mio
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13 Aprile 2021 - 13.11


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Qualche giorno fa La ArcelorMittal era finita nell’occhio del ciclone per aver ingiustamente licenziato un operaio giudivandolo colpevole di un post sui Social nel quale aveva caldamente consigliato la visione fiction Mediaset ‘Svegliati amore mio’ legandola al tema dell’inquinamento ambientale.

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Il contenuto del post era costato il posto di lavoro al protagonista della vicenda: Riccardo Cristello, già tecnico di magazzino dello stabilimento di Taranto.

La protagonista, Sabrina Ferilli ha chiamato l’operaio licenziato e si offerta di pagare le spese del ricorso legale. 

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L’uomo, pur esprimendo riconoscenza, ha rifiutato l’offerta di Sabrina Ferilli. Come riporta Repubblica:

Cristello […] ha spiegato […] che le spese legali sono comunque pagate dal sindacato Usb ma ha ringraziato l’attrice per la piena solidarietà espressa anche grazie alla propria notorietà.

L’operaio aveva subito prima un provvedimento di sospensione da parte della dirigenza della multinazionale che gestisce il siderurgico di Taranto, poi il licenziamento per giusta causa.
Tutto è nato da un post Facebook pubblicato dal lavoratore nelle scorse settimane: uno screenshot che invitava alla visione della fiction di Mediaset ‘Svegliati amore mio’, sulle conseguenze sanitarie e ambientali delle emissioni di un’acciaieria chiamata Ghisal.

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ArcelorMittal aveva precisato di aver ritenuto denigratorio e altamente lesivo della propria immagine il contenuto del post e non il semplice invito alla visione della fiction. Incontrando i giornalisti nella sede della Usb, Cristello – che è sposato ed è padre di due figli – ha precisato che è stato contestato “un post pubblicato sul mio profilo privato che condivido con mia moglie, che possono leggere solo i nostri 400 amici.
Non so come abbiano fatto a vederlo.
Lo screenshot conteneva frasi che facevano riferimento a situazioni di inquinamento ambientale, ma non c’è mai scritto il nome ArcelorMittal. Ora impugnerò il licenziamento”.

Un secondo operaio, che aveva condiviso il post con lo stesso invito a vedere la fiction, ha avuto un incontro chiarificatore con l’azienda e si è scusato pubblicamente sul social. Per lui è avvenuto il reintegro.

L’Usb, a cui il lavoratore si è rivolto, negli scorsi giorni ha proclamato uno sciopero a partire dalle 7 del 14 aprile, con sit-in davanti ai cancelli della direzione, per protestare contro il provvedimento dell’azienda e per altre rivendicazioni.

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