Mascherine cinesi, l'ex commissario Arcuri indagato per peculato

Sotto inchiesta anche Antonio Fabbrocini,il responsabile unico del procedimento per l'acquisto di 801 milioni di mascherine da tre diversi consorzi cinesi

Domenico Arcuri
Domenico Arcuri
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11 Aprile 2021 - 10.32


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Domenico Arcuri, ex commissario straordinario per l’emergenza Covid, è tra gli indagati dalla Procura di Roma per peculato.

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L’accusa è contenuta nel fascicolo d’inchiesta sulle forniture di mascherine e non indica in modo circostanziato quali sarebbero gli episodi specifici che avrebbero portato all’accusa.

Il reato di peculato sarebbe contestato anche ad Antonio Fabbrocini, che è stato uno stretto collaboratore di Arcuri e il responsabile unico del procedimento per l’acquisto di 801 milioni di mascherine da tre diversi consorzi cinesi.

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Per questo acquisto, gli intermediari hanno ricevuto, secondo la Procura, provvigioni per 72 milioni di euro (finendo indagati per traffico di influenze); Arcuri ha però sempre negato di essere a conoscenza delle maxi-commissioni, sostenendo invece attraverso il suo ufficio stampa di essere stato “oggetto di illecite strumentalizzazioni” da parte degli intermediari.

Già a novembre la Procura aveva iscritto sul registro degli indagati Arcuri e Fabbrocini, ma dopo qualche settimana aveva chiesto l’archiviazione della loro posizione.

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