Cambiano nuovamente i colori: Sardegna forse da bianca a rossa in 14 giorni

In zona arancione punta a rimanere il Lazio, forte di un indice Rt a 0.9 -in calo rispetto al precedente livello di 1.3- come ha evidenziato l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato.

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9 Aprile 2021 - 07.25


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In Italia restano 7 le regioni in rosso scuro, la fascia di massimo rischio per Covid 19, nella mappa epidemiologica d’Europa aggiornata dall’Ecdc, centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Ma cambia l’elenco: e infatti a colorarsi di rosso scuro questa settimana è la Toscana, che si va ad aggiungere a Valle D’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Puglia. Le Marche e le province autonome di Trento e Bolzano tornano rosse, abbandonando il rosso scuro. E si colora di rosso questa settimana anche la Sardegna che per diverso tempo è stata arancione, colore che contraddistingue un livello più basso di rischio. Anche il resto dell’Italia è rossa.

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Rt Nazionale

Venerdì scorso l’indice Rt medio nazionale si è attestato a 0.98, in calo rispetto a 1.08 della settimana precedente. Attenzione al tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale, sette giorni fa definito “complessivamente in aumento e sopra la soglia critica”: al 41% contro il 39% della settimana precedente, con 14 regioni e province da bollino rosso.

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Zona rossa e zona arancione

Tra le regioni che sperano nella ‘promozione’ spicca la Lombardia. “I numeri che stiamo valutando ed elaborando da mandare alla cabina di regia a Roma vanno in questa direzione – ha detto il governatore Attilio Fontana – l’indice di incidenza, l’Rt e la pressione sugli ospedali sono in lento ma graduale miglioramento. Quindi potremmo essere inseriti nella zona arancione”.
La Lombardia ha archiviato una giornata caratterizzata da 2.537 nuovi casi positivi e 130 morti.

Punta all’arancione anche il Piemonte. “Siamo fiduciosi”, ha detto il governatore Alberto Cirio, sottolineando che la stima dell’indice Rt è sotto 1 e che i contagi sono in calo, secondo i dati del pre report settimanale sull’andamento dell’epidemia da Covid 19.
I dati preliminari trasmessi definiscono un’incidenza inferiore 250 casi ogni 100.000 abitanti.

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Emilia Romagna e Friuli auspicano che la parentesi in zona rossa possa concludersi grazie all’effetto delle misure nelle ultime settimane.
In zona arancione punta a rimanere il Lazio, forte di un indice Rt a 0.9 -in calo rispetto al precedente livello di 1.3- come ha evidenziato l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato.
La pressione ospedaliera a quanto pare non è cambiata granché, ma il calo prospettato dell’incidenza dovrebbe giocare a favore della regione.
È articolato il quadro del Veneto illustrato dal governatore Luca Zaia: indice Rt a 0.96, incidenza a 160,3 casi ogni 100mila abitanti.
Da monitorare il dato delle terapie intensive, vicine alla soglia del 30%.

Regole per scuola, spostamenti e negozi

Scuola – Dal 7 aprile, sulla base del nuovo decreto, scuola aperta fino alla prima media anche in zona rossa.
Il decreto prevede che dal 7 al 30 aprile 2021 sia assicurato inderogabilmente, sull’intero territorio nazionale, lo svolgimento in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia, nonché dell’attività didattica del primo ciclo di istruzione e del primo anno della scuola secondaria di primo grado.
Per i successivi gradi di istruzione è confermato lo svolgimento delle attività in presenza dal 50% al 75% della popolazione studentesca in zona arancione mentre in zona rossa le relative attività si svolgono a distanza, garantendo comunque la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

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Il quadro può cambiare a livello locale per provvedimenti più restrittivi ad hoc.

Spostamenti– Nella zona arancione è consentito uno spostamento giornaliero verso una sola abitazione privata abitata in ambito comunale, in non più di due persone.
Visite a parenti e amici fino al 30 aprile banditi in zona rossa dopo l’eccezione a Pasqua.

Coprifuoco – Confermato il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 5.
Il divieto non vale in caso di lavoro, salute o necessità.

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Bar e ristoranti – Sono sospese le attività di servizi di ristorazione all’interno dei locali (tra cui pub, bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie).
Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) l’asporto è consentito fino alle ore 18.

Negozi, parrucchieri e centri commerciali – Esercizi commerciali tutti aperti in zona arancione con i consueti orari, compresi i servizi alla persona (parrucchieri, estetisti ecc.).
Restano invece chiusi in zona rossa. Nei giorni festivi e prefestivi, nei centri commerciali restano aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

Sport, piscine e palestre – Restano chiuse fino al 30 aprile palestre e piscine. In zona arancione è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva, salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti.
È  consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto attività sportiva di base.
È interdetto l’uso di spogliatoi interni nei circoli. In zona rossa sono sospese l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso.
Vietato lo svolgimento degli sport di contatto.

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