Sicilia e Sardegna spingono per diventare isole Covid-free: l'appello dei presidenti delle due regioni
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Sicilia e Sardegna spingono per diventare isole Covid-free: l'appello dei presidenti delle due regioni

Musumeci e Solinas chiedono a Draghi di andare oltre le isole minori seguendo il modello greco: "Se procediamo rapidamente alla vaccinazione dell’intera popolazione, potremo ospitare in piena sicurezza i turisti"

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8 Aprile 2021 - 19.07


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Seguire il modello greco e considerare la possibilità di diventare Covid-free: Sardegna e Sicilia si appellano al governo.
I presidenti Christian Solinas e Nello Musumeci chiedono al Governo Draghi “di avere il coraggio di andare oltre la proposta di vaccinazione delle sole Isole Minori del Paese, puntando anche sulle due più grandi Isole del Mediterraneo a spiccata vocazione turistica, che possono garantire numeri importanti per la ripresa dell’economia nazionale”.

Con una nota congiunta, Solinas e Musumeci richiamano “la condizione di insularità, che limita i punti d’accesso a porti e aeroporti, rende più semplice il controllo sanitario.

Se procediamo rapidamente alla vaccinazione dell’intera popolazione, potremo ospitare in piena sicurezza i turisti aprendo veri e propri corridoi preferenziali verso paesi e regioni che hanno già completato l’immunizzazione – spiegano i due Governatori – o utilizzando il modello dei voli e delle navi “Covid-tested”, che garantisce un’enorme attrattività internazionale”.

I governatori propongono anche “di coprire con risorse regionali il costo per l’acquisto preferenziale delle dosi necessarie all’immunizzazione totale delle rispettive popolazioni o, quanto meno, l’autorizzazione da parte del Governo a prenotare i vaccini cosiddetti aggiuntivi, come lo Sputnik, in attesa dell’omologazione da parte di Ema o Aifa.

“Siamo pronti a sperimentare per primi queste soluzioni. La stagione turistica è alle porte e non possiamo permetterci un danno economico che metterebbe sul lastrico migliaia di famiglie. Oggi, la grande incertezza generata dalle posizioni contraddittorie assunte da Ema sui vaccini AstraZeneca sta determinando paure e rifiuti in misura altissima da parte della popolazione, che rischiano di pregiudicare il Piano Vaccinale – concludono – . Per questo ribadiamo la nostra totale disponibilità e chiediamo al Presidente Draghi di poter acquistare dosi Pfizer, Moderna, J&J o Sputnik anche a nostre spese, pur di raggiungere l’obiettivo di una piena immunizzazione delle nostre Isole”.

Garavaglia – Il tema legato alle isole covid free non viene ignorato dal governo.

“Potremmo farlo”, la Grecia “fa così perché ha tante isole piccole” ma “il punto è creare meccanismi per cui sia semplice circolare”, dice il ministro del Turismo Massimo Garavaglia rispondendo ad una domanda sulla possibilità che Roma segua Atene.

La Grecia si avvia a immunizzare la popolazione delle isole per rilanciare i turismo messo in ginocchio dalla pandemia. “Ho parlato”, spiega, con il ministro dei Trasporti Enrico Giovannini e quello della Salute Roberto Speranza “c’è un tavolo aperto per protocolli più semplici di circolazione nel nostro paese” in sicurezza.

Campania – “Isole Covid-free? A me non convince per nulla”, dice il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intervenuto a Radio24, commenta la decisione della Regione Campania di avviare una vaccinazione di massa a Ischia, Procida e Capri in vista della stagione turistica.

“Lo ha detto la Corte costituzionale in modo più autorevole di me – ha spiegato de Magistris – che la pandemia è un’emergenza mondiale, la salute è un bene nazionale e il coordinamento deve essere dello Stato. Possibile che lo Stato non riesca a dire con che criteri dalla Lombardia alla Sicilia noi dobbiamo somministrare i vaccini e, possibilmente in maniera uniforme, senza discriminazioni territoriali? Non credo ci voglia molto. Oggi è Capri, poi Ischia e Procida, magari poi farà Amalfi e Sorrento, come andiamo avanti così quando c’è gente che non esce da un anno da casa perché ha fragilità? Così non facciamo quello scatto, possiamo metterci pure la divisa e dire che siamo in guerra, ma ho l’impressione che dobbiamo pensare alla ricostruzione, perché la guerra senza munizioni non si vince”.

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