Focolaio Covid nel carcere di Rebibbia: 54 detenute e 6 agenti positivi"

La denuncia dei Verdi: "Una tragedia annunciata nel carcere femminile più grande d'Europa. Servono vaccini e stop al sovraffollamento"

Il carcere romano di Rebibbia
Il carcere romano di Rebibbia
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5 Aprile 2021 - 10.22


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Una situazione pericolosa: “Quello che sta accadendo nel reparto femminile del carcere di Rebibbia, con 54 detenute e sei agenti positivi al Covid, è una tragedia annunciata nel carcere femminile più grande d’Europa. Ricordiamo lo sciopero della fame di Rita Bernardini, che come Verdi già nel dicembre 2020 abbiamo sostenuto partecipando alla staffetta, auspicando che venisse risolto il problema del sovrappopolamento delle carceri, soprattutto in questo periodo di pandemia”. 
Lo hanno detto Luana Zanella e Angelo Bonelli, rispettivamente dell’esecutivo dei Verdi e coordinatore nazionale.
“Crediamo – continuano – che come prima misura vada assolutamente cominciata la somministrazione dei vaccini nelle carceri di tutto il territorio nazionale cosicché, al pari di quanto accaduto nelle Rsa, possa essere ridotto e arginato il pericolo di ulteriori focolai. Non capiamo come possa essere accaduto che si siano dimenticate le parole della Ministra della Giustizia Cartabia che nelle settimane scorse ha parlato dei luoghi di detenzione come ‘luogo di comunità, nel quale di conseguenza la situazione complessiva e il benessere di ciascuno alimenta quello di tutti’, con un approccio certamente diverso del suo predecessore. Ma ora alle parole seguano i fatti”.
“Noi continueremo a porre al centro delle nostre iniziative anche quella che affronti seriamente il sovrappopolamento delle carceri e rivolgiamo un appello accorato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché si faccia carico della situazione ‘illegale’ delle carceri e della diffusione della pandemia in quei luoghi”, concludono Zanella e Bonelli.

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