Ci saranno altre zone rosse a breve in Italia. La situazione Covid peggiora

I nuovi provvedimenti verranno adottati nel Consiglio dei Ministri di domani: si attendono nuovi dati. Si va verso la zona rossa nei weekend

Zona rossa a Pasqua
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11 Marzo 2021 - 08.19


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Il Piemonte si avvia verso la zona rossa. L’Istituto Superiore di Sanità, in attesa del pre report che non è ancora arrivato, ha comunicato alla Regione il dato dell’Rt, che è salito all′1,41. Lo ha reso noto il governatore Alberto Cirio oggi a Cuneo per la tappa del tour di ascolto e condivisone del territorio sulla programmazione dei fondi europei 2021-2027 e sul Recovery Plan.
In base alle ultime disposizioni, una regione passa in zona rossa quando l’indice del contagio, appunto l’Rt, supera l′1,25. 

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Verso la zona rossa anche la Lombardia, dove i contagi salgono soprattutto in provincia di Brescia.

Potrebbero essere incrementate le restrizioni anche in Veneto: “Per quanto riguarda la classificazione siamo sul filo del rasoio tra arancione e rosso, come molte altre regioni, rispetto ai numeri”, ha detto Luca Zaia. 

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Con i nuovi dati del monitoraggio settimanale dell’istituto superiore di sanità in arrivo domani, il Lazio diventerà zona arancione. Oltre all’indice di trasmissione del virus rt, che sette giorni fa segnava 0.98, vicinissimo a quell′1 che fa scattare il cambio di fascia, a parlare è l’occupazione dei posti letto. Il 9 marzo il Lazio ha superato la soglia del 30% imposta dal ministero della salute per le terapie intensive: 31%. E i ricoveri continuano a crescere da almeno una settimana. Per i pazienti non critici, invece, al momento siamo intorno al 35%, in linea con la soglia del 40%, ma si tratta di dati in costante aumento. Analizzando la tabella dei nuovi casi, ciò che risulta evidente è che in tre settimane i contagi sono raddoppiati. Mercoledì 17 febbraio i nuovi casi registrati erano 871. Sette giorni dopo, il 24 febbraio, erano saliti a 1.188. Il 3 marzo erano 1.520 E ieri, 10 marzo, ben 1.654. Il rapporto tra positivi e tamponi molecolari non è mai sceso sotto il 10%, con un costante peggioramento. Il 24 febbraio è anche il giorno dell’inversione della curva degli attualmente positivi, che in tre mesi erano scesi da oltre 90mila a 34.880. Il 25 febbraio è iniziata la risalita, oggi siamo a 38.876.
Nell’ultima settimana, infine, la provincia che ha registrato il maggiore incremento è stata quella di Rieti, con +133% di casi. Poi Frosinone con +55%, latina con +42% mentre è in controtendenza Viterbo, con un -11%. Roma ha invece sostanzialmente tenuto, con un +9%.

In Campania, intanto, è entrata in vigore l’ordinanza di De Luca, che impone restrizioni ulteriori a una regione che è già rossa. Il lungomare di Napoli è
completamente deserto. È questo l’effetto della zona rossa rafforzata entrata in vigore da oggi in Campania che prevede, con ordinanza della Regione, lo stop a frequentazione di parchi, lungomari, piazze. Nella lunghissima passeggiata sul mare di Napoli ci sono poche decine di persone, per lo più runners o anziani accompagnati dalle badanti. Nessuno è sugli scogli, in un periodo in cui di solito sono affollati di giovani.

Nuove restrizioni anche in Sicilia.  Cinque nuove ‘zone rosse’ scatteranno da domani, venerdì 12 marzo, per 15 giorni. Lo prevede un’ordinanza firmata nella tarda serata di ieri dal presidente della regione siciliana Nello Musumeci.
Le nuove restrizioni riguardano i comuni di: Altavilla Milicia e San Mauro Castelverde, nel Palermitano; Montedoro, in provincia di Caltanissetta; Portopaolo di Capo Passero, nel Siracusano; Raffadali, in provincia Agrigento.
Si attendono i nuovi dati che arriveranno quest’oggi per ufficializzare le misure da prendere contro le varianti per il nuovo Dpcm.

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Si va verso un’Italia in zona rossa a Pasqua come a Natale, con regole, divieti e restrizioni in giorni festivi e prefestivi per arginare la diffusione del coronavirus.

Chiusure nel weekend, zona gialla rafforzata con misure ad hoc destinate ad integrare il Dpcm del 6 marzo per contrastare la variante inglese del covid.

Oggi il governo, che ha in programma un confronto con le regioni, attende nuovi dati sul quadro dell’epidemia in Italia e, sulla base delle informazioni aggiornate, valuterà i provvedimenti che verranno adottati dal Consiglio dei ministri di domani.

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La cabina di regia con il premier Mario Draghi ieri ha valutato la situazione, con il bollettino che ha registrato 22.409 nuovi contagi e 332 morti.

Lo step più immediato è rappresentato dal meccanismo che farà scattare automaticamente la zona rossa se verranno registrati 250 casi di coronavirus ogni centomila abitanti.

Sul tavolo, per il resto, una serie di ipotesi, compresa quella che prevede l’Italia rossa nei weekend, con chiusura di bar e ristoranti.

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Non c’è un verdetto nemmeno sullo stop agli spostamenti dai Comuni di residenza o sulla possibilità di consentire alle persone di spostarsi mantenendo il coprifuoco delle 22. Da definire, poi, quando dovrebbe partire la stretta.

Draghi ha sottolineato l’importanza di informare i cittadini in anticipo: varare le misure domani e introdurle nel weekend del 13 e 14 marzo comprimerebbe i tempi.

Speranza – “Servono nuove misure, nuove regole. Il virus corre più velocemente con la variante inglese del covid”, ha spiegato Roberto Speranza, ministro della Salute.

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Ad ‘Accordi e Disaccordi’ ha risposto a domande su weekend in zona rossa e zona gialla rafforzata. “Sono tutte ipotesi che abbiamo iniziato a valutare, il presidente dell’Iss Brusaferro ci fornirà dei dati. Le decisioni devono essere sostenute da dati il più possibile aggiornati. C’è la novità rappresentata dalla variante inglese, più contagiosa del 35-40%. La richiesta degli scienziati è assumere misure più rigorose, dovremo valutare con attenzione i numeri e adottare misure proporzionate. Davanti a noi abbiamo settimane non semplici ma arriveranno dosi di vaccino in misura più consistente e questo ci permetterà di correre”, ha detto.

Il varo di misure e regole più severe “è probabile per evitare un ulteriore peggioramento” del quadro dell’epidemia “con l’aumento dei casi, dei decessi e della pressione sui reparti ospedalieri”. Il nemico, in questo momento, è la variante inglese che “corre molto di più rispetto al ceppo originario. Gli scienziati ci hanno fatto alcune proposte, valuteremo i provvedimenti. E’ opportuno muoversi in tempo stretti per portare la curva sotto controllo”.

Patuanelli – “E’ molto probabile che per Pasqua si vada verso un meccanismo simile a quello adottato per Natale: zone rosse nei festivi e prefestivi e nel periodo intorno a Pasqua dove i movimenti potrebbero essere più massicci”, ha riassunto il ministro dell’Agricoltura e membro della cabina di regia, Stefano Patuanelli, a Porta a Porta.

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“Nel governo e nella Cabina di Regia è ovvio che ci sia dibattito, la situazione ci porta a mettere al centro un principio di precauzione: dopo un anno di pandemia d’altra parte c’è una economia molto provata e c’è una discrasia tra esigenze di misure di contenimento della pandemia, mentre si sviluppa un piano vaccinale e il sostegno ad una economia che soffre”, ha spiegato.

 

 

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