La storica visita di Papa Francesco in Iraq: "Sono contento di riprendere a viaggiare"

Bergoglio incontrerà domani l’ayatollah al Sistani. Il messaggio a Mattarella poco prima di partire: "Sono un pellegrino di pace e di fraternità tra i popoli

Papa Francesco in Iraq
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5 Marzo 2021 - 08.22


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Un viaggio difficile ma necessario: “Sono contento di riprendere a viaggiare”. Lo ha detto il Pontefice ai giornalisti sul volo papale per l’Iraq. Come riferisce TvDuemila, Bergoglio ha detto ancora che questo viaggio è un dovere verso il Paese, che già aveva atteso invano Wojtyla.
Bergoglio, sul volo che lo portava in Iraq, ha osservato con i giornalisti sul volo papale: ” Buongiorno e grazie della compagnia. Grazie di essere venuti. Io sono contento di riprendere i viaggi, e questo è un viaggio emblematico. E anche un dovere verso una terra martoriata da tanti anni. Grazie di accompagnarmi”.
Quindi ha osservato: ” Io cercherò di seguire le indicazioni e non dare la mano ad ognuno, ma non voglio rimanere lontano: passerò per salutarvi più da vicino. Grazie tante. Vi auguro un buon viaggio”.
Quindi, facendo riferimento al fatto che la decana dei vaticanisti non ha preso parte al viaggio, ha detto: “Oggi il “decanato” è passato da Valentina [Alazraki] a [Philip] Pulella. Mi ha dato un po’ di tristezza l’assenza di Valentina, perché ci ha accompagnato, i Papi, da 40 anni o 50… Ma speriamo averla nel prossimo viaggio”.

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Il viaggio

E’ partito questa mattina da Fiumicino alla volta di Baghdad Papa Francesco, in un viaggio che segna una grande svolta per il Vaticano: è infatti la prima volta per un pontefice in terra irachena.

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Bergoglio ha tanto desiderato questo viaggio, nonostante i problemi legati alla sicurezza e malgrado l’emergenza pandemica che ha colpito anche il nunzio in Iraq che avrebbe dovuto accompagnare il Papa nel viaggio.

Bergoglio, in Iraq, si sposterà con tutta probabilità in auto blindata, non ci saranno naturalmente le grandi folle a causa dell’emergenza coronavirus.

L’aereo papale atterrerà all’aeroporto di Baghdad intorno alle 14 (le nostre 12).

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Saranno giornate intense per Francesco che non ha voluto deludere una seconda volta gli iracheni che già avevano atteso invano Wojtyla. Particolarmente atteso l’incontro di domani con l’ayatollah al Sistani.

Il Papa, nel momento di lasciare il territorio italiano alla volta dell’Iraq, ha fatto pervenire al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un telegramma: “Nel momento in cui lascio Roma per recarmi in Iraq pellegrino di pace e di fraternità tra i popoli, mi è gradito rivolgere a Lei, signor Presidente, il mio deferente saluto che accompagno con fervidi auspici di serenità e prosperità per il caro popolo Italiano”.

Il Papa, prima di lasciare Casa Santa Marta, poco prima delle 7, si è intrattenuto per alcuni momenti con circa 12 persone accolte dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Cooperativa Auxilium, rifugiatesi in anni recenti in Italia dall’Iraq. Lo fa sapere il Vaticano.

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Il gruppo era accompagnato dall’Elemosiniere, Card. Konrad Krajewski. Quindi Francesco si è trasferito in auto all’Aeroporto Internazionale di Roma-Fiumicino da dove, alle 7.35, a bordo dell’aereo papale, un A330 dell’Alitalia Covid free, è partito alla volta di Baghdad.

 

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