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Meglio di niente: sono sette le condanne a due mesi, nel processo con rito abbreviato davanti al giudice di Milano Teresa Ferrari da Passano, inflitte agli imputati per avere urlato ‘Eia! Eia! Eia! Alalà’ – grido che durante il fascismo era usato dalle squadre di azione -, in piazza San Sepolcro a Milano il 23 marzo 2019, in occasione del centenario della nascita del movimento dei Fasci italiani di combattimento.
Nell’inchiesta, coordinata dal pm Enrico Pavone che aveva chiesto una condanna a cinque mesi, l’accusa contestata è di violazione della legge Scelba che sanziona l’apologia del fascismo. Concessa a due degli imputati la messa alla prova.