L'ex avvocato dello sparatore Traini garante dei diritti nelle Marche: continuano le proteste
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L'ex avvocato dello sparatore Traini garante dei diritti nelle Marche: continuano le proteste

La Giunta regionale in mano a Fratelli d'Italia ha scelto simbolicamente un Garante dei diritti che ha difeso l'uomo che ha sparato su un gruppo di migranti a Macerata nel 2018

Luca Traini
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18 Febbraio 2021 - 16.25


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Giancarlo Giulianelli, avvocato di Luca Traini, lo sparatore di Macerata che nel 2018 tentò di uccidere sei migranti di origine subsahariana e al momento in carcere, è stato nominato dalla Giunta regionale delle Marche (a guida Fratelli d’Italia) come nuovo Garante dei diritti della persona. E da ieri, da quando la notizia è stata resa ufficiale, che le forze democratiche sono in rivolta. 
“Seppur con poche speranze – commenta il capogruppo Maurizio Mangilardi– avevamo auspicato che la destra al governo della Regione Marche mostrasse più rispetto istituzionale e maggiore considerazione per un tema delicato come quello dei diritti. Invece, ancora una volta, dobbiamo prendere atto di una decisione frutto di faziosità, arroganza e inadeguatezza, che, nello specifico, va a ledere i principi di autonomia e imparzialità richiesti dalla figura dell’Ombudsman”. 
“Non intendevamo chiedere alla maggioranza di rinunciare alle proprie prerogative – aggiunge Mangialardi – ma ci sembrava che intorno alla scelta del profilo cui affidare la tutela dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione per i prossimi cinque anni, ci si potesse confrontare in maniera serena e costruttiva per il bene della collettività. L’imposizione del nome dell’avvocato Giancarlo Giulianelli, invece, rappresenta una radicale negazione di questo metodo.”
Per il capogruppo Pd la scelta della Giunta ha de censurare perchè Giulianelli si era candidato a sostegno dell’attuale presidente Acquaroli nelle ultime elezioni regionali : “Un mercimonio tra le diverse componenti della maggioranza – attacca Mangialardi – che squalifica la figura del Garante dei diritti delle persona riconducendola a oggetto di sottobosco governativo per collocare chi non è riuscito a entrare in consiglio regionale attraverso la sana competizione elettorale”.

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