Arcuri assicura: "Sei milioni di vaccinati entro marzo, tutti per settembre"

Il commissario: "Dal 20 gennaio i primi 1500 medici e infermieri extra"

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6 Gennaio 2021 - 10.05


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Il Commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri, invierà da subito 1.500 operatori tra medici e infermieri, a integrazione dei 3.800 già operativi nelle singole regioni. La suddivisione sarà in base alla popolazione. Entro il 7 gennaio sarà comunicato l’elenco del personale individuato per regione alla Agenzie per il lavoro (sono 5 divise per aree territoriali, in base al numero di popolazione) e a partire dal 20 i primi candidati saranno disponibili. Lo ha garantito – a quanto si apprende – il Commissario Arcuri, durante il vertice Governo-Regioni.

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Al momento è stato presentato un programma con 5,9 milioni di vaccinati entro fine marzo, 13,7 ad aprile, 21,5 milioni entro fine maggio e si può completare la vaccinazione volontaria entro agosto. Lo ha detto – a quanto si apprende – il Commissario Arcuri, durante il vertice Governo-Regioni.

Dare maggiore personale a quelle regioni che fanno tante vaccinazioni e non a chi tiene le dosi in magazzino, per evitare che con la giacenza vengano sprecate. E’ questa la richiesta avanzata da alcuni governatori – a quanto si apprende – durante il vertice Governo-Regioni sui vaccini.

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 “Siamo secondi nella vaccinazione dietro solo alla Germania, abbiamo tutte le capacità per accelerare”. Lo ha affermato, a quanto si apprende, il ministro della Salute Roberto Speranza, durante la riunione con le Regioni. “Il piano – ha messo in rilievo Speranza – sarà incrementato man mano che Ema autorizzerà gli altri vaccini. Sforzi straordinari da parte di tutte le regioni per mettere a regime la macchina, che vuol dire 70 mila vaccini al giorno a livello nazionale finchè non si avranno gli alti vaccini autorizzati”.

Ieri il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, ha fatto il punto sulla campagna per la vaccinazione contro il coronavirus: “La Pfizer ha qualche ritardo, qualche aggiustamento da fare, come probabilmente è comprensibile, visto che si trova alle prese con una distribuzione molto complessa che riguarda tutti i paesi d’Europa”. “Sono convinto che anche loro potranno presto normalizzarsi e migliorare il servizio che fanno al nostro paese”.
“In questo momento in Italia sono state fatte 221.900 vaccinazioni, ma la giornata è ancora lunga e in molti luoghi del nostro Paese si vaccina fino a tarda serata. Confido che potremmo arrivare, a fine giornata, ad almeno 235mila italiani vaccinati”, ha aggiunto, rimarcando che l’Italia è “seconda in Europa solo alla Germania”.
“Riteniamo che questa accelerazione debba continuare se non ulteriormente incrementarsi”, ha concluso.
In serata si è arrivati, poi, a 247.544 vaccinati che è pari a quasi il 50% rispetto alle 479.700 dosi consegnate per la prima tranche di vaccini Pfizer, destinati al nostro Paese. Complessivamente sono stati vaccinati 96.309 uomini e 151.235 donne. La Regione con la percentuale più alta è il Lazio con il 77,9%, seguono la Toscana 75,1% e il Veneto (73,8%).

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