Ponte Morandi, l'accusa della Procura di Genova è di crollo doloso

La ricostruzione si basa sulle indagini sulle barriere fono protettive: i vertici Aspi nascondevano gli atti del restyling ed erano consapevoli del pericolo

Ponte Morandi
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18 Dicembre 2020 - 09.16


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La Procura di Genova ipotizza il reato di “crollo di costruzioni o altri disastri dolosi” per il crollo del Ponte Morandi  del 14 agosto 2018 (dove morirono 43 persone).

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Le nuove accuse arrivano sulla base dello sviluppo delle indagini sulle barriere fono assorbenti pericolose che ha portato a scoprire come gli ex vertici di Aspi abbiano voluto risparmiare sulla manutenzione della rete per accrescere gli utili del gruppo Atlantia, abbiano falsificato atti per nascondere i mancati restyling e fossero consapevoli del pericolo.

Attentato alla sicurezza dei trasporti, falso, disastro colposo e omicidio colposo plurimo.

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71 gli indagati.

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