Scontri a Roma tra la polizia e 200 provocatori fascisti di Forza Nuova

Tra loro erano presenti Giuliano Castellino e il leader Roberto Fiore, che rivendica le violenze che chiama 'aggregazioni popolari': peccato che ci fossero solo loro.

Scontri a Roma
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27 Ottobre 2020 - 20.29


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Sono fascisti, sono conosciuti alle Forze dell’ordine, sono criminali: eppure gli si consente ancora di andare in giro in piena pandemia, di creare disordini, di istigare alla violenza e di mettere in pericolo le persone. Non solo, le loro azioni derubricano il legittimo dissenso delle tante persone messe in ginocchio dalla crisi Covid ma che stanno manifestando in maniera pacifica e soprattutto sicura. 
A Roma, la polizia ha caricato i 200 fascisti di Forza Nuova, tra cui era presente Giuliano Castellino, che si sono radunati a Piazza del Popolo con la solita voglia di menare le mani che non ha nulla a che vedere con la protesta contro il Dpcm. I fascisti, peraltro, hanno aggredito verbalmente anche i giornalisti presenti. 
“Noi come Forza Nuova abbiamo un po’ lanciato questa grande aggregazione popolare che si sta espandendo sul territorio senza divisioni tra nord e sud, destra e sinistra. Siamo quelli che si sono messi in prima fila ma senza alcuna volontà egemonica”, ha detto  Roberto Fiore, leader di Forza Nuova in piazza del Popolo.
“La responsabilità politica di quanto sta accadendo è nostra – continua – pensiamo che Il popolo possa trovare la chiave per liberarsi in un momento in cui tutte le libertà più concrete vengono soppresse”.

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