Grave situazione d’emergenza nelle Rsa (residenze sanitarie assistite) tra Livorno e provincia.
In particolare sarebbe critica la situazione della Rsa di Coteto, dove sono stati individuati decine di casi positivi al Coronavirus tra pazienti e dottori. Si starebbe dunque pensando a passare la gestione della struttura dalla cooperativa attualmente in servizio alla Asl.
Nella zona livornese sono cinque le Rsa attenzionate, con circa 100 casi, e l’Azienda Usl ha ridispiegato sul campo tutte le misure già adottate a marzo e aprile per contrastare la presenza del Covid.
La direttrice dei servizi sociali dell’Asl Toscana nord ovest Laura Brizzi parla delle misure messe in atto per arginare questo boom di contagi: «Stiamo assistendo ad una recrudescenza del virus sul territorio e le Rsa non fanno eccezione – afferma,– e per questo motivo i gruppi di supporto e verifica multispecialistici, messi in piedi nella scorsa primavera dalla Commissione vigilanza e controllo sulle strutture assistenziali, sono tornati operativi. Si tratta di dieci gruppi, uno per ogni zona distretto, coordinati da un assistente sociale e composti da un infermiere, un medico e un operatore qualità e sicurezza, che monitorano, aiutano e supportano le Rsa, nella gestione dei pazienti positivi».
Sulla gestione delle Rsa dice: «Valutiamo, insieme ai soggetti gestori, la possibilità sia di allestire dei reparti per separare i positivi dai negativi sia la trasformazione, nei casi più critici, di tutta la Rsa in una struttura Covid, trasferendo gli ospiti negativi in strutture Covid free. In questi casi la Ausl subentra nella gestione della struttura, con personale proprio che si occupa dell’assistenza sanitaria quotidiana degli ospiti».
Intanto dal 19 ottobre, come noto, la Toscana ha vietato le visite dei parenti « una misura dolorosa ma necessaria – spiega Brizzi – rispetto alla quale cercheremo di incrementare la possibilità di effettuare videochiamate all’interno delle Rsa per continuare a far interagire gli ospiti con i loro parenti».
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