Mattarella sul Covid: "Tenere aperta l'Italia è responsabilità comune"

Dal presidente una esortazione a collaborare per arrestare lʼepidemia. E poi nuovo appello alle istituzioni europee: "Serve tempestività non rallentamenti"

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9 Ottobre 2020 - 16.05


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Intervenuto sul tema Coronavirus e lockdown in un incontro con la nuova Presidente della Repubblica Ellenica, Katerina Sakellaropoulou, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella detta la linea da seguire: “La necessità di mantenere aperte le scuole, le fabbriche, gli uffici implica una maggiore responsabilità dei singoli nel prevenire e limitare i contagi”. 

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Poi aggiunge: “La libertà non è un fatto esclusivamente individuale, ma si realizza insieme agli altri, richiedendo responsabilità e collaborazione”.
Ue, superare tentativi di rallentamento: serve tempestività” – “L’andamento dell’emergenza sanitaria causata dal Covid richiede all’Unione Europea la massima tempestività nella messa in campo di tutte le misure necessarie. Per questo mi auguro che siano presto superati i tentativi di rallentamento”.
L’Europa, che ha dimostrato una risposta importante dopo la pandemia, si deve dotare di risorse proprie e per fare fronte alle possibili urgenze.
Su questa necessità si sono trovati d’accordo la Presidente Katerina Sakellaropoulou e  Sergio Mattarella.
Nel corso di un colloquio al Quirinale i due presidenti hanno ribadito l’amicizia antica e salda tra i due rispettivi popoli e la convergenza tra Roma e Atene sulle principali questione del momento.

 “Libertà richiede responsabilità” – La libertà “richiede responsabilità e collaborazione”. Lo ha detto Mattarella parlando della ripresa dell’epidemia da Coronavirus.
Il presidente ha sottolineato che la necessità di mantenere aperte le scuole, le fabbriche, gli uffici e le altre attività implica una maggiore responsabilità dei singoli nel prevenire e limitare i contagi.
“La libertà – ha sottolineato il presidente – non è un fatto esclusivamente individuale, ma si realizza insieme agli altri, richiedendo responsabilità e collaborazione”.  

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La gestione dei migranti sia comune – I due presidenti hanno infine concordato sul fatto che la gestione dei migranti non può essere lasciata soltanto sulle spalle dei Paesi mediterranei, ma è una questione di strategica importanza  che deve riguardare tutta l’Ue.
Perché solo l’Unione Europea nel suo complesso ha la forza per gestire questo problema. Attivando una politica complessiva anche nei confronti dei paesi da dove si verificano i maggiori flussi migratori. Così come per gestire la questione dei rimpatri. 
Il presidente Mattarella infine ha ribadito la solidarietà dell’Italia alla Grecia per l’incendio nel campo profughi di Moria.

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