Trump non condanna i suprematisti bianchi: "Domanda faziosa e aggressiva"
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Trump non condanna i suprematisti bianchi: "Domanda faziosa e aggressiva"

A definire così la domanda posta durante il dibattito televisivo con Joe Biden è Kayleigh McEnany, portavoce della Casa Bianca

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1 Ottobre 2020 - 17.26


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La portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, ha definito ‘di parte e aggressiva’ la domanda che è stata posta a Trump durante il dibattito con Joe Biden sui suprematisti bianchi. Trump si è rifiutato di condannarli categoricamente e ha detto che è più preoccupato dai gruppi della sinistra antifa. Il presidente si è poi rivolto direttamente ai ProudBoys, un gruppo di suoi sostenitori radicalisti bianchi particolarmente violenti (nei giorni scorsi sono scesi armati in strada – senza mascherine – e hanno più volte minacciato i manifestanti di Black Lives Matter), invitandoli a ‘stare pronti’ perché ‘qualcuno deve occuparsi della sinistra radicale’, cosa che molti hanno visto come un esplicito invito alla violenza. 
Alcuni repubblicani, tra i quali l’unico senatore afroamericano, Tim Scott, hanno detto che Trump “si è spiegato male” nella sua risposta, Ma la portavoce oggi ha ribadito che il presidente “non si è spiegato male”.

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