Rissa in un supermercato: dei clienti sono stati rimproverati perché non indossavano la mascherina
Top

Rissa in un supermercato: dei clienti sono stati rimproverati perché non indossavano la mascherina

I sindacati lanciano lʼallarme: "Milioni di lavoratori esposti al rischio di contagio e alla possibilità di aggressione da parte dei negazionisti

Frame del video
Frame del video
Preroll

globalist Modifica articolo

28 Settembre 2020 - 11.21


ATF

“Nel tardo pomeriggio di domenica si è scatenata una maxi-rissa in un ipermercato di Crema (Cremona). Il video che abbiamo ricevuto dai lavoratori è spaventoso”. Lo denuncia Francesco Iacovone, del Cobas nazionale. Secondo i media locali, la lite, con tanto di cestelli della spesa lanciati, sarebbe nata dopo il rifiuto da parte di due uomini di indossare la mascherina anti Covid-19. Per bloccarli è intervenuta una pattuglia della polizia.

 

 

Dopo i primi momenti di agitazione, i due uomini senza mascherina sarebbero usciti dall’ipermercato. Ma dopo pochi minuti sono tornati minacciando l’addetto alla sicurezza brandendo un cric. Nel video, che circola sui social, si vedono gli attimi più concitati della maxi-rissa cestini; tra i “trasgressori” e gli addetti alla sicurezza volano calci, pugni e anche qualche cestello della spesa. A placare gli animi ci ha pensato la polizia, giunta sul posto. 

 

“Questo è quanto accade nei luoghi del commercio tutti i giorni e milioni di lavoratori restano esposti al rischio di contagio e alla possibilità di aggressione da parte dei negazionisti della pandemia. Non c’è piu’ tempo – precisa Iacovone -: le segnalazioni dei lavoratori hanno frequenza ormai quotidiana e il rischio di contagio, sommato a quello di aggressione, devono essere contenuti dalle istituzioni di questo Paese”.

 

“La retorica degli eroi, quelli in prima linea durante il lockdown, non serve per lavorare in serenità – prosegue il rappresentante sindacale -. Servono invece contingentamenti agli ingressi, mascherine e controlli stringenti. Oltre alla crisi sanitaria siamo di fronte a un vero e proprio problema di ordine pubblico che deve essere affrontato con vigore dal governo, attraverso i Ministri competenti e i Prefetti”, conclude Iacovone.

Native

Articoli correlati