Superati i 300mila contagi, Sileri: "La circolazione del virus salirà ma non sarà come a febbraio"

Il viceministro della Salute: "Faccio fatica a pensare che oggi ci potremmo trovare nella stessa situazione di febbraio e marzo, quando il virus ci ha attaccato alle spalle".

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22 Settembre 2020 - 17.04


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In Italia oltre 300mila persone sono state contagiate dal Sars-CoV-2 dall’inizio dell’emergenza, secondo quanto emerge dal bollettino del Ministero della salute secondo il qualei contagi nel Paese sono stati finora 300.897.

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Si è stabilizzato nelle ultime 24 ore il numero di contagi per il Covid: nell’ultimo giorno i nuovi casi sono stati 1.392 a fronte dei 1.350 del giorno precedente. In lieve calo il numero dei decessi, 14 morti nell’ultimo giorno rispetto alle 17 vittime di ieri. Il totale delle vittime è 35.738. Sono stati 87.303 i tamponi effettuati, circa 31.400 in più di ieri. Questi i dati nel bollettino del ministero della Salute. Il Lazio è l’unica regione che supera i 200 nuovi casi (+238), seguita dalla Lombardia (+182) e Campania (+156).

“La circolazione del virus salirà, è innegabile. I contagi continueranno a salire, però lo faranno in modo graduale, con una crescita controllata attraverso tamponi e sorveglianza. I focolai saranno tantissimi e ci sarà anche una sovrapposizione con le sindromi influenzali. Ma non dobbiamo preoccuparci”. Lo ha detto il vice ministro della Salute, Pierpaolo Sileri, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei. “Quando si parla di seconda ondata si innesca il panico – ha continuato – la seconda ondata che vivremo in tutto il mondo difficilmente sarà come quella di febbraio e marzo perché significherebbe non usare la mascherina, non lavarsi le mani e stare vicini. E poi oggi abbiamo la sorveglianza con i tamponi”

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“Gli ospedali nei mesi scorsi sono stati degli amplificatori della diffusione del virus, adesso non succede perchè ci sono dei protocolli come nelle Rsa. Oggi sono molto più preoccupato dai pranzi della domenica in famiglia e delle cene con amici. Molte persone pensano che il virus non se lo sono preso questo è un errore che non deve essere commesso” ha spiegato Sileri. “Faccio fatica a pensare che oggi ci potremmo trovare nella stessa situazione di febbraio e marzo, quando il virus ci ha attaccato alle spalle”.

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