Questa volta l'estate è davvero finita: temporali in 9 regioni

La Protezione Civile fa sapere che i fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle “criticità idrogeologiche e idrauliche”

Immagine di repertorio
Immagine di repertorio
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

22 Settembre 2020 - 08.02


ATF AMP

Finisce l’estate e arrivano i temporali. Dopo un prolungamento delle temperature oltre i 30 gradi nelle prime settimane di settembre, il termometro inizia a scendere e scatta l’allerta gialla per maltempo in 9 regioni, in particolare del Centro e del Nord. Sulla base delle previsioni meteo disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile – d’intesa con diverse regioni – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. Valutata per la giornata di lunedì 21 settembre allerta gialla sul bacino dell’Alto Piave, in Veneto, su alcuni settori di Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e sull’intero territorio di Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise.
Secondo le informazioni del Dipartimento, un’area depressionaria tende ad avvicinarsi alle regioni centro-settentrionali italiane, determinando una fase di moderato maltempo, con precipitazioni temporalesche, specie sulle regioni centrali e sull’Emilia-Romagna. La Protezione Civile fa sapere che i fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle “criticità idrogeologiche e idrauliche”.
Si legge sul meteo.it:

Top Right AMP

Giovedì 24 e Venerdì 25  un ciclone ricolmo di aria fresca ed instabile raggiungerà il nostro Paese rinnovando una fase di maltempo anche piuttosto intensa. Al momento ci aspettiamo le precipitazioni più abbondanti tra Liguria (specie di Levante), alto Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia dove non escludiamo il rischio concreto di nubifragi ed improvvisi allagamenti. Possibili temporali anche sui settori tirrenici ed in Sardegna. Le temperature sono previste in sensibile calo e si riporteranno su valori più consoni al periodo o a tratti addirittura inferiori alla media nel corso del successivo weekend quanto, oltre al persistere del tempo molto instabile, ci attendiamo l’arrivo della prima neve sui rilievi alpini anche sotto i 2000 metri di quota.

FloorAD AMP
Exit mobile version