Ha ucciso la sorella legata a un trans: "Ce l'ho con quella che l'ha infettata, perché prima era normale"

Così Antonio Gaglione, ora in carcere per omicidio e violenza privata aggravata da omofobia, ha spiegato l'assassinio della sorella

Maria Paola Gaglione
Maria Paola Gaglione
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13 Settembre 2020 - 10.30


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Le parole sono terribili e danno il segno dell’ignoranza: “Ho fatto una stronzata. Non volevo uccidere nessuno, ma dare una lezione a mia sorella e soprattutto a quella là (la compagna ndr) che ha ‘infettato’ mia sorella che è stata sempre ‘normale'”.

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Così Antonio Gaglione, ora in carcere per omicidio e violenza privata aggravata da omofobia, a quanto riporta “Il Mattino”, ha spiegato ai carabinieri della caserma di Acerra, diretta dal maresciallo Giovanni Caccavale, il perché del folle gesto che lo ha spinto a speronare lo scooter con a bordo la sorella legata al compagno trans, uccidendo la prima e ferendo il secondo.

Ciro, il nome del trans, è nato femmina ma sentendosi uomo ha avviato un percorso che lo dovrebbe portare al definitivo cambio di sesso.

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