Commercialisti vicini alla Lega ai domiciliari, Salvini: "Li conosco, mi fido di loro"

Salvini: "Credo che si risolverà in nulla. Siamo tranquillissimi, da anni cercano soldi in Svizzera, Lussemburgo, Liechtenstein e non trovano mai nulla". 

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11 Settembre 2020 - 08.44


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A commento dell’arresto dei 3 commercialisti vicini alla Lega nell’ambito dell’inchiesta sui fondi alla Lombardia Film Commission, Matteo Salvini ha dichiarato di conoscere due di loro e di fidarsi: “Credo che si risolverà in nulla. Siamo tranquillissimi, da anni cercano soldi in Svizzera, Lussemburgo, Liechtenstein e non trovano mai nulla”. 
Insieme ai 3 commercialisti (Alberto Di Rubba, Andrea Manzoni e Michele Scillieri) è stato arrestato anche Fabio Barbarossa, cognato di Scillieri. 
L’inchiesta è relativa all’acquisto di un capannone a Cormano per trasformarlo nella sede di Lombardia Film Commission. L’acquisto sarebbe stato spinto da Di Rubba quando, fino al 2018, era a capo di Lombardia Film Commission, su indicazione della Lega: Di Rubba avrebbe costruito un appalto ritagliato su misura sull’immobile di proprietà della Andromeda Srl, società amministrata da Barbarossa, cognato di Scillieri.
L’acquisto, che avvenne con fondi pubblici di Regione Lombardia, venne perfezionato per 800 mila euro, in gran parte finiti ai tre commercialisti (Di Rubba e Manzoni hanno incassato circa 420 mila euro, altri 134 mila sono andati a Scillieri attraverso Andromeda). L’immobile era stato acquistato dalla Andromeda Srl per 400 mila euro: la plusvalenza sull’immobile era stata dunque molto alta. Troppo, secondo i magistrati, che per la stessa vicenda avevano a luglio già arrestato Luca Sostegni, prestanome di Scillieri nell’affare.

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