I dati del Viminale: con il lockdown diminuiti i reati, ma aumentati i femminicidi
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I dati del Viminale: con il lockdown diminuiti i reati, ma aumentati i femminicidi

In un anno calo dei delitti del 18,2%: da 2.338.073 a 1.912.344 mentre il 70% dei 149 omicidi in famiglia ha avuto donne come vittime; una quota salita al 75,9% durante il periodo di lockdown

La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese
La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese
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15 Agosto 2020 - 16.25


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In un anno calo dei delitti del 18,2%: da 2.338.073 a 1.912.344. Una flessione attribuibile all’emergenza Covid. Sono i dati forniti dal Viminale in occasione della conferenza stampa di Ferragosto del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Il decremento ha riguardato quasi tutte le tipologie di delitto: dagli omicidi (-16,8%) alle rapine (-21,1%), dai furti (-26,6%) alle truffe (-11,3%). Nel lockdown, viene evidenziato, sono aumentati i femminicidi.

Il Viminale evidenzia anche che il 70% dei 149 omicidi commessi in ambito familiare ha avuto donne come vittime; una quota salita al 75,9% durante il periodo di lockdown. In controtendenza i reati informatici (+20%).

Migranti: aumentati del 148% gli sbarchi Il 2019-2020 è stato inoltre caratterizzato da un ritorno dei flussi migratori: sono 21.618 arrivi tra l’1 agosto 2019 e il 31 luglio 2020 contro gli 8.691 del periodo 1 agosto 2018-31 luglio 2019 (+148,7%). I minori non accompagnati sbarcati sono stati 2.886 (+157,9%). La maggioranza degli immigrati sono arrivati con sbarchi autonomi (16.347), mentre quelli soccorsi in area sar italiana sono stati 5.271 (4.066 recuperati da navi ong). Tunisia (8.984) e Libia (8.746) i principali Paesi di partenza. Tunisini (34,3%) e bengalesi (11,9%) i più numerosi tra gli sbarcati.

Lamorgese: “Sbarchi autonomi più alti a causa della crisi in Tunisia” Il ministro Lamorgese sottolinea che “i numeri non sono elevatissimi, certamente sono più alti dell’anno scorso però bisogna contestualizzare: c’è una Tunisia in grave crisi, abbiamo visto famiglie intere partire per arrivare sul territorio italiano”. “Gli arrivi, così numerosi, sono stati causati da sbarchi autonomi”, con “delle piccole imbarcazioni, dei gommoni”, spiega la Lamorgese.

In calo i rimpatri Il Viminale rileva che sono stati ricollocati presso altri Paesi europei 622 richiedenti asilo (+167% rispetto all’anno precedente). Francia e Germania i principali Stati di destinazione. In calo invece i rimpatri (4.408, il 35,8% in meno rispetto all’anno precedente). Ma sul dato, sottolinea il Viminale, influisce la parziale sospensione delle procedure di rimpatrio dal 31 gennaio al 31 maggio 2020 per l’emergenza Covid-19 che ha consentito il rimpatrio di soli 592 espulsi. Al 31 luglio gli stranieri ospitati nel sistema di accoglienza sono 86.330 (-17% rispetto al 31 luglio 2019): 949 in hotspot, 61.972 in Centri di accoglienza, 23.409 nel sistema Siproimi. In forte calo – anche qui per il Covid – le richieste di asilo esaminate (da 121.064 a 71.695): lo status di rifugiato è stato concesso solo all’11,6% dei richiedenti; per il 53,2% c’è stato il diniego. Complessivamente, gli stranieri presenti regolarmente in Italia sono 4.016.129 (-4,2%).

In rialzo la percentuale di giornalisti minacciati: +51,6% Nel periodo che va dal 1 agosto 2019 al 31 luglio 2020, il Viminale registra poi un +51,6% rispetto all’anno precedente del numero di giornalisti minacciati: 185, di cui 62 tramite web.
 Incidenti stradali: in calo i morti del 23% Il lockdown per il Covid ha inciso anche sugli incidenti stradali: dall’1 agosto 2019 al 31 luglio di quest’anno se ne sono registrati 58.475 (il 20% in meno rispetto al periodo 1 agosto 2018-31 luglio 2019), con 1.319 morti contro i 1.719 dell’anno precedente (-23,3%) e 37.241 feriti (-22,6%).

Covid, denunciate 460mila persone: il 2,2% dei controllati Sono invece 20 milioni e 395mila le persone controllate dalle forze dell’ordine dall’11 marzo, quando sono iniziate le prescrizioni per contenere la diffusione del coronavirus, al 31 luglio: 460mila i denunciati (pari al 2,2% dei controllati), la stragrande maggioranza per non aver rispettato i divieti di spostamento, 5.684 per false attestazioni e 1.177 per aver violato la quarantena. Nello stesso periodo sono state anche controllate 6,7 milioni di attività commerciali: 10.751 i titolari denunciati, 2.112 i provvedimenti di chiusura.

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