Alessandro Meluzzi capofila dei complottisti: "Esplosione di Beirut causata da mini bomba atomica"

sul web sono comparse anche altre ipotesi, come quella dell'attentato senza nemmeno una prova (cosa che hanno fatto anche alcuni giornalisti italiani)

Alessandro Meluzzi
Alessandro Meluzzi
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5 Agosto 2020 - 15.19


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I tuttologi del web da ieri hanno abbandonato le vesti del virologo e hanno preso quelle dell’esperto di esplosivi: i morti erano ancora sotto le macerie di Beirut, devastata da due tremende esplosioni avvenute al porto causate da più di 2.000 tonnellate di nitrato di ammonio, che già erano partite le teorie del complotto. 
Sia chiaro: ci sono un po’ di punti oscuri in quanto accaduto ieri, primo tra tutti com’è possibile che tonnellate di materiale altamente infiammabile come il nitrato di ammonio fossero ammassate in un deposito evidentemente molto poco sicuro. A quanto dicono le autorità libanesi, a scatenare l’esplosione sarebbero state le scintille di una saldatrice, usata durante dei lavori lì vicino. Ma anche questo è strano, dato che il nitrato di ammonio non è una sostanza instabile. 
Ma che sia stato il nitrato a esplodere, è fuori di dubbio: la nuvola arancione che si è levata nel cielo di Beirut era una prova sufficiente, ma nonostante questo sul web sono comparse le ipotesi più disparate, tra chi urlava all’attentato senza nemmeno una prova (cosa che hanno fatto anche alcuni giornalisti italiani), e chi addirittura ha dichiarato che a esplodere era stata una ‘mini bomba atomica’. 
Chi è questo qualcuno? Ma Alessandro Meluzzi naturalmente, che scrive: “Quella di Beirut ha l’aspetto di un’esplosione nucleare. Mini bomba atomica tattica?”. 

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