Perché in Italia si verificano sempre più nubifragi: la parola agli esperti
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Perché in Italia si verificano sempre più nubifragi: la parola agli esperti

Ad approfondire le ragioni del fenomeno, analizzando nel dettaglio caratteristiche e motivazioni degli eventi meteo estremi, sono gli esperti de IlMeteo.it.

Nubifragi
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25 Luglio 2020 - 10.13


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Palermo, Biella, ma anche Milano. Perché così tanti nubifragi ultimamente? Ad approfondire le ragioni del fenomeno, analizzando nel dettaglio caratteristiche e motivazioni degli eventi meteo estremi, sono gli esperti de IlMeteo.it.

Caratteristiche dell’estate – Una delle caratteristiche salienti di questa particolare estate è l’assenza di una figura stabile di alta pressione in grado di proteggerci dalle incursioni perturbate e temporalesche in discesa dal Nord Europa. E proprio l’Italia si trova spesso nel mezzo del campo di battaglia tra la risalita di masse d’aria calde e umide dall’Africa in contrasto con quelle decisamente più fresche e instabili. Questo mix micidiale è alla base dei violenti temporali che spesso sfociano in eventi tragici, ulteriormente esaltati dai cambiamenti climatici in atto.

Cosa è successo a Milano? – Nelle ultime settimane il nostro Paese è stato colpito da eventi meteo estremi che hanno provocato anche ingenti danni alle infrastrutture. Il primo di questi è capitato a Palermo quando sulla città si è abbattuto un nubifragio senza precedenti che ha scaricato oltre 130 mm in poco meno di 2 ore, nella parte nord-occidentale del capoluogo siciliano (valore record dalla fine del ‘700). Poco dopo è toccato a Biella e parte della sua provincia dove oltre alle precipitazioni abbondanti si sono registrati danni a diverse abitazioni a causa delle violente raffiche di vento ad oltre 100 km/h, con tetti e lamiere scoperchiate e alberi abbattuti e caduti lungo le strade causandone l’interruzione e sui cavi dell’Enel.

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In ultimo arriviamo a quello che è avvenuto tra la notte e il primo mattino di venerdì 24 luglio a Milano, quando sulla città si è abbattuto un nubifragio che ha scaricato oltre 80/90 mm in poco meno di 2 ore. Per rendere l’idea dell’eccezionalità dell’evento basti pensare che in tutto il mese di luglio la somma totale delle precipitazioni è di circa 60 mm. Quindi in pochissimo tempo si è concentrata la pioggia che solitamente cade in 1 mese. Tutta questa enorme quantità d’acqua caduta in poco tempo, su un’area fortemente urbanizzata, ha prodotto allagamenti istantanei, trasformando le principali strade della città lombarda in fiumi in piena. Da segnalare anche l’esondazione del fiume Seveso nei quartieri a Nord della città con ingenti ripercussioni anche sul traffico veicolare. Successivamente il maltempo si è esteso al resto della Regione provocando danni a causa di grandinate e violente raffiche di vento.

Ma come nascono questi eventi meteo estremi? – L’anticiclone, che da più giorni interessa il bacino del mar Mediterraneo, tende ad abbassarsi a latitudini lasciando spazio ad una vasta depressione di scivolare dall’oceano Atlantico verso la penisola italiana passando per la Francia. Nel corso della nottata si sono formate imponenti celle temporalesche a causa sia della convergenza di venti al suolo, sia per l’elevata quantità di vapore acqueo presente nei bassi strati atmosferici dovuta al caldo umido degli ultimissimi giorni. La miccia che ha innescato i temporali è stata l’entrata d’aria più fresca in quota. Tutti questi fattori hanno portato alla formazione di temporali in sistemi a multicella o in MCS (sistema convettivo a mesoscala) in grado di scatenare nubifragi/alluvioni lampo con conseguenti allagamenti, grandine di medie dimensioni (diametro massimo sui 3-4 cm) e forti raffiche lineari fino a 100 km/h.

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