Incomprensibile che il Comune di Bologna non abbia autorizzato la manifestazione alla Stazione
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Incomprensibile che il Comune di Bologna non abbia autorizzato la manifestazione alla Stazione

Ogni amnesia pregiudica un pezzo del futuro e oggi viviamo in tempi insidiosi per le libertà, i diritti, una visione che persegua uguaglianza e piena cittadinanza per tutti. 

L'Unità con in prima pagina la notizia della strage di Bologna
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21 Luglio 2020 - 17.57


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di Virna Gioiellieri*

 

2 agosto 1980. Impossibile dimenticare questa data. Ricordo i dettagli esatti di quella giornata. Una deflagrazione delle anime e dei corpi che si aggiungeva alle altre stragi nere di quegli anni. Una ferita ancora aperta, perché luce piena non è ancora stata fatta. E quando il passato interroga ancora il presente, il presente ha qualcosa da fare. Non può permettersi amnesie. Ogni amnesia pregiudica un pezzo del futuro e oggi viviamo in tempi insidiosi per le libertà, i diritti, una visione che persegua uguaglianza e piena cittadinanza per tutti. 

Allora si voleva affossare la sinistra, colpire al cuore la città rossa per antonomasia. Oggi i tempi sono cambiati ma l’obiettivo nella sostanza è la restrizione  delle libertà civili e una piega autoritaria. La memoria ha una funzione. Per questo occorre tenerla viva. E’ un fattore di presidio e prevenzione.

Per questo anche in questo tormentato 2020 era ed è giusto autorizzare il rito di testimonianza presso la Stazione di Bologna. Lì dove tutto è avvenuto. Dove il tempo si è fermato e il corso della vita si è lacerato irrimediabilmente. In Piazza non è la stessa cosa. Proprio no. La manifestazione si può fare in ottemperanza alle regole Covid. Del resto vanno osservate anche in altro luogo pubblico.

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E’ incomprensibile che il Comune di Bologna non abbia autorizzato la manifestazione alla Stazione, quando si cede alla notte rosa in riviera e ad altri appuntamenti pubblici. Spero che il Comune ci ripensi e individui il modo ragionevole per non sancire una crepa in questi 40 anni di presidio. Questa data è così sentita a Bologna che anche l’azienda in cui lavoro ogni anno ha consentito e consente a chi vuole partecipare alla manifestazione, il permesso per il tempo necessario.

 

*dipendente Hera, giornalista pubblicista

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