Oltre la disumanità: il corpo di un migrante galleggia in mare da 15 giorni e nessuno vuole recuperarlo
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Oltre la disumanità: il corpo di un migrante galleggia in mare da 15 giorni e nessuno vuole recuperarlo

Il cadavere è stato avvistato la prima volta il 30 giugno dall'aereo di Seabird e i primi a darne notizia è stata la Sea Watch.

Il corpo alla deriva
Il corpo alla deriva
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16 Luglio 2020 - 19.16


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Sono 15 giorni che il corpo di un migrante morto in mare naviga nel Mediterraneo, sorretto dal relitto di un gommone. Il cadavere è stato avvistato la prima volta il 30 giugno dall’aereo di Seabird e i primi a darne notizia è stata la Sea Watch. Probabilmente si tratta di una vittima di un naufragio avvenuto tra il 29 e il 30 giugno davanti alla Libia. 
La nuova foto simbolo della tragedia delle migrazioni, è stata commentata anche dalla Caritas: “Un corpo in mare da due settimane a largo della Libia. Nessuno vuole dargli una degna sepoltura. Quattro avvistamenti e quattro alert inviati da Seabird. Ma le guardie costiere di Italia, Libia e Malta li hanno ignorati. Il corpo del migrante ancora in acqua, alla deriva”. 

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