Zaia: "Il virus in Serbia è molto più aggressivo, l'ho fatto sequenziare"
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Zaia: "Il virus in Serbia è molto più aggressivo, l'ho fatto sequenziare"

Il presidente del Veneto: "Nei quattro tamponi effettuati è emerso che la carica virale era molto elevata, i virus sono identici tra loro e appartenenti al cluster dei virus isolati in Serbia"

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13 Luglio 2020 - 17.25


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Nel corso della consueta conferenza stampa di aggiornamento sulla situazione sul Coronavirus in Veneto, il presidente Luca Zaia ha dichiarato: “La situazione in Veneto è stabile, sotto controllo. Ci preoccupano i ceppi dei virus portati da fuori, dai paesi esteri”. 
“Bisogna che l’Oms – osserva Zaia – indichi quali sono i Paesi che hanno problemi, lo ribadiamo da tempo”. Un dato, che non è irrilevante, aggiunge, è l’abbassamento dell’ “età media: c’è infatti il caso di una mamma di 23 anni del Camerun con il bimbo di 6, due gemellini di 4 anni e la loro mamma, tutti infettati. Zaia ha inoltre evidenziato che è stato fatto sequenziare il virus della Serbia: “Nei quattro tamponi effettuati è emerso che la carica virale era molto elevata, i virus sono identici tra loro e appartenenti al cluster dei virus isolati in Serbia, ben diversi dai quelli finora isolati in Veneto e in Italia. E ad oggi non è possibile associare specifiche mutazioni alla diversa patogenicità del virus, perché finora non ci sono studi – ha concluso – che mettano in relazione forme cliniche con le mutazioni del virus”. 

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