Autostrade, l'Ad Tomasi iscritto al registro degli indagati
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Autostrade, l'Ad Tomasi iscritto al registro degli indagati

I reati di cui è accusato sono attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture. Il tutto nel pieno della trattativa sulla revoca delle concessioni nata dal caso del crollo del Ponte Morandi. 

Roberto Tomasi
Roberto Tomasi
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10 Luglio 2020 - 07.38


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Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla magistratura di Genova per i reati di attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture. Il tutto nel pieno della trattativa sulla revoca delle concessioni nata dal caso del crollo del Ponte Morandi. 

“Da responsabile della progettazione e della installazione” delle barriere antirumore lungo la rete autostradale italiana, Tomasi – scrive Repubblica – “aveva partecipato al Comitato Grandi Opere che aveva deliberato l’acquisto e la messa in opera delle strutture fonoassorbenti”. 
In una nota però Autostrade fa sapere che Tomasi non avrebbe avuto alcuna competenza sulle barriere fonoassorbenti: “L’Ad già avuto modo di chiarire ampiamente all’Autorità Giudiziaria la propria posizione. Nell’incontro – che si è tenuto lo scorso gennaio 2020 presso la Procura di Genova – l’Ing. Tomasi […] ha chiarito che la sua partecipazione al Comitato Grandi Opere di ASPI avveniva solo con la finalità di presentare alcuni progetti di potenziamento della rete di cui, al tempo, aveva diretta competenza. Di tali progetti non hanno mai fatto parte le barriere fono-assorbenti oggetto di indagine – installate su 60 km su un totale di 3.000 km della rete Aspi-  rispetto alle quali Tomasi non ha mai avuto alcuna responsabilità diretta o indiretta”.

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